Museo Casa Enzo Ferrari
Via Paolo Ferrari, 85
Modena

Sito web
Tra i pezzi più significativi del patrimonio vetture dei Musei esposti a rotazione nell’ambito delle esposizioni temporanee delle due strutture segnaliamo:
125 S e relativo motore originale (1947)
La 125 S (dove S sta per Sport) è una vettura da competizione con motore 12 cilindri, disegnato dall’ingegnere Gioachino Colombo.
Fu prodotta in soli tre esemplari, tutti andati distrutti.
In occasione della celebrazione dei quarant’anni di attività, l’Azienda decise di costruirne una replica, basata sui disegni originali conservati nell’archivio Ferrari.
E’ l’esemplare esposto, insieme al suo motore originale, messo in una teca come un’altra opera d’arte, un pezzo unico, completamente funzionante, ancora in grado di prendere parte ad eventi, gare e celebrazioni.
166 INTER (1948)
I modelli 166 Inter furono prodotti tra il 1948 e il 1950 ed erano le versioni stradali delle vetture 166 Sport, come ad esempio le 166 MM Barchetta. Di solito la loro carrozzeria era di tipo coupé, ma quattro esemplari furono realizzati in forma di cabriolet, tre dagli Stabilimenti Farina e uno da Bertone. Il telaio esposto invece, esempio della Carrozzeria Touring, presenta il tettuccio apribile, da cui il nome “Aerlux”.
750 Monza (1954)
La Ferrari 750 Monza è una delle più prestigiose vetture sport uscite dalla Casa di Maranello. Esordì alla 1000 chilometri di Monza nel 1954 piazzandosi al primo ed al secondo posto. Il propulsore, con doppio albero a camme in testa, oltre ad una buona potenza sviluppava una coppia molto elevata che rendeva la guida particolarmente redditizia. La carrozzeria di quasi tutti gli esemplari fu realizzata da Scaglietti su disegno di Dino Ferrari. Tra le altre vittorie conseguite, spicca quella ottenuta al Tourist Trophy del 1954 grazie ad una eccezionale prestazione di Hawthorn e Trintignant.
246 GT (1970)
La Dino 246 GT venne presentata al Salone di Ginevra del 1969. Riproponeva lo schema del precedente modello Dino 206 GT ma con un rinnovato 6 cilindri a V di 65°, con una cilindrata di 2419,20 cc. Dalla 206 la nuova Dino ereditò sia il cambio a cinque rapporti sia l'impostazione del telaio. Il successo commerciale della Dino 246 GT, rimasta in produzione fino al 1974, venne ribadito anche dalla versione GTS, versione spider della GT, che venne affiancata al coupé a partire dal 1972 e pensata quasi esclusivamente per il mercato statunitense, in cui divenne protagonista della serie “Attenti a quei due” con Tony Curtis e Roger Moore.
F40 (1987)
In occasione del suo novantesimo compleanno e dei 40 anni di produzione automobilistica, Enzo Ferrari presenta nel 1987 a Maranello la F40, equipaggiata con motore a 8 cilindri di 3000 cc con due turbocompressori. Con una velocità massima di 324 Km/h e una potenza di 478 CV a 7000 giri/min, la F40 è una vettura sensazionale, con prestazioni e contenuti tecnologici estremi, e si colloca perfettamente tra un modello da strada e un’auto da corsa, diventando un vero e proprio oggetto di culto per gli appassionati Ferrari. Il successo commerciale all’epoca è straordinario: era stata pianificata una produzione di 400 esemplari ma, viste le numerose richieste, fino al 1992 ne sono state prodotte nel complesso ben 1.311.
F50 (1995)
La F50, erede della F40, fu presentata al Salone di Ginevra nel 1995. Si tratta di una vera monoposto travestita da Granturismo, che prevede una serie di innovazioni tecnologiche mutuate direttamente dall'esperienza in pista con un design unico in puro stile Pininfarina. Viene prodotta fino al 1997 in 349 esemplari.
L’aerodinamica è un elemento fondamentale in questa vettura, soprattutto nell’alettone posteriore, nelle prese d’aria del cofano anteriore e nel fondo vettura con effetto suolo. Anche la struttura dell’abitacolo in carbonio richiama la monoposto: sedili sportivi, rivestiti in pelle e tessuto traspirante, una strumentazione molto essenziale ed una perfetta ergonomia per il pilota. Il cambio a 6 velocità, il serbatoio di derivazione aeronautica, l’impianto frenante senza ABS e il motore in blocco con la trasmissione e le sospensioni posteriori fanno della F50 una vera e propria Formula 1 a 2 posti per utilizzo stradale.
Enzo Ferrari (2002)
Dedicata al fondatore dell'Azienda, si inserisce nel filone delle serie speciali, uniche per prestazioni ed esclusive per numero di esemplari. Si tratta di una vettura di eccellenza prodotta in 399 esemplari, sviluppati per un uso stradale, una sintesi dei più avanzati contenuti tecnologici messi a punto nella Formula 1: il frontale, chiaro richiamo al muso della monoposto di Schumacher, l’uso dei materiali compositi per la scocca e la carrozzeria, la forma delle prese d’aria laterali e un’aerodinamica ricercata di tipo “attivo”: la vettura, al variare della velocità assume automaticamente l’assetto aerodinamico ottimale. Anche il 12 cilindri a V è di 65° è analogo a quello di una F1 in termini di potenza e prestazioni, con 660 CV a 7800 giri/minuto e una velocità massima che supera ampiamente i 350 km/h. Le accelerazioni sono impressionanti: 3,65 secondi da 0 a 100 km/h e 9,5 da 0 a 200 km/h. Il cambio è a gestione elettronica e la frizione ha tempi di cambiata ridottissimi (150 millisecondi) a seconda delle modalità di uso impostate direttamente dal pilota, che possono essere di tipo Sport o Race.
LAFERRARI (2013)
E’ la prima vettura ibrida realizzata da Ferrari per unire agli 800 cavalli del motore V12 aspirato, i 163 cavalli dati dal Kers. Rispetto alla Formula 1, dove il Kers viene utilizzato su comando del pilota, su La Ferrari i 963 cavalli sono sempre a disposizione di chi è al volante. La straordinarietà di questa vettura, che diventa ufficialmente la quinta Supercar di Ferrari dopo GTO, F40, F50 ed Enzo, con i suoi 499 esemplari previsti in produzione, sta nel fatto che alla potenza straordinaria si uniscono una riduzione di consumi ed emissioni pari al 40% e una grande facilità di guida grazie all’aerodinamica mobile ed agli aiuti elettronici sperimentati nella F1.

DESIGN MUSEOGRAFICO: Realizzato da Jan Kaplicky, Future Systems, Londra nel 2012. Costruzione ex novo del grande complesso museale dedicato al mito di Enzo Ferrari e del marchio automobilistico famoso in tutto il mondo. Il nuovo edificio futuristico a forma di cofano giallo, nato intorno alla casa natale del padre del cavallino rampante, sorge come grande spazio avvolgente di 5000 mq per esposizioni di automobili e reperti a tema, mentre la vecchia officina originariamente inaugurata con percorsi multimediali, ora è riportata al suo aspetto originario di officina. (S. Ferrari, IBC, 2016)


Dal primo gennaio 2014 la Ferrari ha due musei, complementari e sinergici. A quello classico di Maranello, che presenta la Ferrari di oggi che affonda le proprie radici nel passato guardando al futuro, si affianca ora il MEF di Modena, il Museo Enzo Ferrari, costruito attorno alla Casa Natale del fondatore. Al Museo Ferrari di Maranello “Vivi il sogno” è il claim che accoglie in un’esperienza coinvolgente ed unica tutti i visitatori, che nel 2015 sono stati oltre 340.000. Ad una esposizione permanente dedicata alla Formula 1 ed ai Campionati del Mondo, si aggiungono cinque sale che propongono mostre tematiche di grande interesse per un’esposizione complessiva di circa 40 vetture, oltre a motori e altre componenti meccaniche, trofei e video. Molte altre sono le attrazioni: una Sala Cinema con proiezione continua di filmati a tema, i simulatori di Formula 1, la possibilità di misurarsi in un vero cambio gomme, i maxischermi per i Gran Premi, un grande Ferrari Store e l’accogliente caffetteria.

DESIGN MUSEOGRAFICO: Realizzato da Jan Kaplicky, Future Systems, Londra nel 2012. Costruzione ex novo del grande complesso museale dedicato al mito di Enzo Ferrari e del marchio automobilistico famoso in tutto il mondo. Il nuovo edificio futuristico a forma di cofano giallo, nato intorno alla casa natale del padre del cavallino rampante, sorge come grande spazio avvolgente di 5000 mq per esposizioni di automobili e reperti a tema, mentre la vecchia officina originariamente inaugurata con percorsi multimediali, ora è riportata al suo aspetto originario di officina. (S. Ferrari, IBC, 2016)


Artisti:
Gioachino Colombo
Aurelio Lampredi
Carrozzeria Pininfarina
Nuccio Bertone
Dino Ferrari
Sergio Scaglietti
Centro Stile Ferrari - Flavio Manzoni