loc.Borgonuovo via Cartiera
Sasso Marconi (BO)
Data di costruzione / dismissione: 1873 - 2008
Fin dal XV secolo, in località Maglio lungo il fiume Reno all'altezza di Borgonuovo di Sasso Marconi, esistevano un mulino e un maglio mossi da energia idraulica. I manufatti facevano parte della tenuta denominata Pontecchio, del conte Carlo Marsigli. Nel 1873 la proprietà passò alla società Brisi e soci, che costruì un opificio per la fabbricazione di carta utilizzando dapprima residui della canapa e in seguito stracci. Nel 1876 la proprietà passò a Giuseppe Marconi, padre dello scienziato Guglielmo. Dopo un ulteriore passaggio di proprietà la cartiera fu venduta nel 1879 al conte Antonio Marescalchi, il quale, secondo il progetto dell'ingegnere Alfred Hedlmann, la ricostruì completamente installando macchinari di ultima generazione e raggiungendo alti livelli quantitativi e qualitativi: carte da scrivere, da registri e carte di lusso. Alla fine del XIX secolo la cartiera ancora una volta passò a un nuovo proprietario, Cesare Ruggeri, che dopo avere interamente rinnovato la tecnica produttiva destinò le nuove macchine esclusivamente alla produzione di carta velina, in particolare per sigarette. Nel 1919 la cartiera di Pontecchio venne unita, assieme a un'altra di Vignola, nella società Cartiere del Maglio e di Brodano. Il principale artefice del grande sviluppo della società fu Ettore Modiano: le carte per sigarette "Saul D. Modiano" erano tra le più ricercate in Europa tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta. Lo storico stabilimento del Maglio chiuse nel 2008, dopo 135 anni di attività. Nel 2009 la società è stata messa in liquidazione; attualmente è in fase di smantellamento: tutti i macchinari sono già stati venduti o distrutti e probabilmente presto verranno anche abbattute le strutture. L'archivio dell'impresa, di cui rimangono 22 volumi e documenti vari raccolti in 5 cartelle, è stato acquistato e inventariato dalla Soprintendenza Archivistica per l'Emilia-Romagna.
Solo le due palazzine gemelle costruite nel 1922, poste all’ingresso originario dello stabilimento, che ospitavano i laboratori chimici, gli spogliatoi, lo spaccio aziendale e successivamente la portineria e la pesa ponte (ancora visibile nel corridoio del piano terra) sono state ristrutturate e adibite a sedi aziendali.