
Fontanellato (PR)
Dove esisteva un’antica fortezza dei Pallavicino, risalente al XII secolo, che fu poi del comune di Piacenza e della famiglia Terzi, venne impiantata dai Sanvitale, feudatari di Sala Baganza, località sulle prime pendici collinari di Parma, che erano giunti a Fontanellato nella seconda metà del Trecento. Nel 1404 Giberto Sanvitale col fratello Gianmartino ebbe il feudo eletto a contea e in seguito ci fu la divisione fra il ramo famigliare di Sala Baganza e quello di Fontanellato. Giberto edificò la rocca nei primi anni del Quattrocento, improntandola coi caratteri della dimora signorile. Infatti i Sanvitale più che guerrieri furono uomini di cultura, letterati ed estimatori della tecnica e della scienza. Alessandro Sanvitale III, vissuto fra Seicento e Settecento fu noto per i suoi studi di meccanica e per aver fatto erigere un teatro in paese. Stefano Sanvitale fondò un gabinetto di storia naturale e fu membro di varie accademie scientifiche. Alberto Sanvitale alla fine dell’Ottocento realizzò la camera ottica proiettando con un sistema di specchi e di prismi immagini di vita reale su di uno schermo. Gli interventi più significativi sulla rocca furono fatti fra il 1516 e il 1530 quando l’edificio assunse caratteri di dimora rinascimentale. Nel Seicento l’architetto ducale Smeraldo Smeraldi risistemò i fossati e nel Settecento vennero apposti balconcini e ringhiere.
Fontanellato è raggiungibile (km 11) dal casello Fidenza Salsomaggiore dell’autostrada A1. Negli spazi porticati che attorniano la rocca, ogni terza domenica del mese, si svolge un rinomato mercatino dell’antiquariato. Da segnalare la parrocchiale di S. Croce di origine quattrocentesca, ma ristrutturata nel Cinquecento. Dirigendosi a sud, s’incontra il santuario della Madonna del Rosario, edificato nel Seicento ma con facciata neobarocca del 1913. Oltre l’autostrada si arriva (km 3) a Fontevivo dove emerge il complesso di un’abbazia cistercense del XII secolo, assai trasformata, con la chiesa che mostra la facciata quattrocentesca. Procedendo a sud (km 3), sulla via Emilia s’incontra il castello di Castelguelfo, sorto nel XII secolo ma rifatto in seguito, a pianta quadrata e con torri angolari. Oltrepassata la via consolare si è in breve (km 2,5) a Noceto (vedi scheda). Verso est, da Fontanellato (km 8) si può raggiungere S. Secondo Parmense, dove si trova la pregevolissima rocca eretta da Pier Maria Rossi nella seconda metà del XV secolo e poi trasformata in dimora signorile nel Cinquecento ed impreziosita da affreschi ispirati dalle favole di Esopo e dall’Asino d’oro di Apuleio, opere di allievi di Raffaello e di Giulio Romano. Verso nord ovest (km 8) si trova Soragna, con la rocca Meli Lupi, costruzione trecentesca ristrutturata in dimora principesca alla fine del Cinquecento. Proseguendo (km 5,7) a Roncole Verdi si può vedere la casa natale di Giuseppe Verdi. Oltre (km 4,8) l’importante centro storico di Busseto. In direzione ovest (km 15) si trova Fidenza, col celebre duomo romanico.