

Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC)
Nella corte interna della Rocca si erge l’oratorio di S. Barbara con campaniletto a vela, di origine antica rimaneggiato nel XVIII secolo. Un vallo chiuso da alte muraglie separa il corpo terminale (Girone) protetto a settentrionale da un torrione ovoidale e a ponente dal possente mastio a pianta pentagonale.
Castrum Castrocari è citato sin dal X secolo, ma non si conosce l’epoca di costruzione del fortilizio. In origine della Chiesa ravennate, passò ai Berengari dai quali pervenne, nel 1179, a Lamberto di Castrocaro, e in seguito fu conteso fra forlivesi, Santa Sede, famiglia Ordelaffi di Forlì. La Santa Sede, che aveva acquisito definitivamente la fortezza nel 1282, la vendette al Comune di Firenze nel 1395, che per la resistenza locale riuscì ad averlo solo nel 1403. Poi rimase sempre in mano fiorentina nonostante gli attacchi di Filippo Maria visconti nel 1424 e di Bartolomeo Colleoni nel 1467. Nel 1499 divenne sede del commissario generale in Romagna della repubblica fiorentina. In questo periodo (1494) fu costruita la torre circolare detta del Campanone. Vi eseguì interventi il granduca Cosimo I nel 1544 e nel 1643 Ferdinando II. Perse ogni ruolo militare con Cosimo III, che nel 1667 ne ordinò il disarmo, stante la vicina presenza della allora moderna fortezza di Terra del Sole. Dopo un lungo periodo di abbandono, conseguente alla vendita a privati nel 1782 e all’utilizzo come cava di pietre, venne acquistata nel 1923 dal Comune di Castrocaro. Nel 1982 furono intrapresi importanti lavori di restauro che si terminarono l’anno 2000.
Castrocaro si raggiunge dal casello di Forlì (km 21,7) dell’autostrada A1. A Castrocaro, oltre al borgo medievale, in gran parte ancora racchiuso dalle antiche mura perimetrali, sono interessanti il rinascimentale Palazzo Pretorio vecchio, o dei Capitani di Giustizia, il Palazzo del Bargello, la romanica chiesa di S. Nicolò, ove affreschi di scuola giottesca, e la parrocchiale dei santi Nicolò e Francesco, che fra le varie opere presenta una pala di Marco Palmezzano (1500). Nel complesso termale, situato nella parte moderna del paese, è ubicato il Padiglione delle Feste, pregevole edificio art-decò. La cittadina è pressoché unita (km 1,800) alla fortezza medicea di Terra del Sole, fondata nel 1564 da Cosimo I de’ Medici, ancora racchiusa in un’imponente cinta bastionata. Notevoli il quadrilatero Palazzo Pretorio nuovo e frontale ad esso la seicentesca chiesa di S. Reparata. Nel Palazzo si trova il Museo dell’Uomo e dell’Ambiente, di carattere soprattutto etnografico, con oggetti d’uso quotidiano e degli antichi mestieri. Interessanti le carceri, con graffiti del detenuti. Da Terra del Sole si raggiunge (km 8) Forlì, città d’arte. Risalendo le colline ad occidente del Montone si arriva a monte Poggiolo, ove i resti di una piccola rocca in posizione d’avvistamento di antica origine ricostruita nel 1471 dall’architetto fiorentino Giuliano da Maiano. Risalendo la valle del Montone si raggiunge Dovadola (km 7), ove si erge la rocca dei conti Guidi, dal robusto mastio quadrato.
Caruso Elio / Caruso Elisabetta
Castrocaro nel Rinascimento. Il capoluogo della Romagna toscana tra Quattrocento e Cinquecento
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Castrocaro, il patrimonio ambientale storico e architettonico di Castrocaro, Terra del Sole e Pieve Salutare
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Zaccaria A.
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