Museo Storico "Dante Foschi"
Via Piero Maroncelli, 3 (c/o Palazzo del Mutilato)
Forlì (FC)
produzione austro-ungarica (?)
pugnale

ferro (?),
acciaio (?)
mm 38 (la) 370 (lu)
Lunghezza e larghezza comprensive del fodero
sec. XX (1915 - 1918)
Carcassa di pugnale e relativo fodero, il cui stato di conservazione non permette di affermare con certezza che si tratti di oggetti in acciaio o ferro. La lama del pugnale si prolunga in un codolo ormai del tutto visibile dal momento che le due guancette in legno che lo ricoprivano sono andate completamente perse: il codolo si presenta diritto, piatto, arrotondato all'estremità e in esso sono ancora visibili i tre rivetti che un tempo fermavano le guancette; la stretta guardia è di forma piatta e ovale. Il lungo fodero non conserva l'attacco e la cinghia per la sospensione del pugnale alla cintura.



Trattasi probabilmente del pugnale d'assalto Grabendolch 1917, in uso durante la prima guerra mondiale presso l'esercito austro-ungarico. L'incompletezza dell'impugnatura così come l'impossibilità di estrarre il pugnale dal fodero per visionarne e misurarne la lama non permettono però l'identificazione certa: il pugnale austriaco servì infatti da ispirazione per quello italiano per assaltatori mod. 1939, in uso durante la seconda guerra mondiale, che si differenziava dal precedente austriaco solo perchè leggermente più massiccio e dall'impugnatura lievemente sagomata (mentre il Grabendolch presentava un manico cilindrico semplicemente arrotondato all'estremità). Gli esemplari austriaci furono oggetto di preda bellica da parte dei soldati italiani durante la prima guerra mondiale e furono riutilizzati dagli squadristi al tempo della Marcia su Roma e soprattutto in Africa Orientale nel 1935-36.