







Agli imponenti esemplari citati in precedenza, si può sicuramente aggiungere una maestosa rovere (diametro 103 cm), protetta da uno steccato, che campeggia davanti ai recinti, ma grandi querce si trovano anche all’interno del boschetto che fiancheggia il rio: un paio di roveri (diametri 80 cm) nei pressi del ponticello, poco più in alto altre due roveri e una farnia (sulla quale è posizionato un nido artificiale per pipistrelli), un cerro (diametro 90 cm), anch’esso con bat-box, più a nord sempre lungo il rio.
Una delle particolarità del parco è la presenza di molti esemplari di zelkova del Caucaso (Zelkova carpinifolia), una specie utilizzata in Italia a scopo ornamentale. Se ne incontrano più di venti, di età differenti, a lato del vialetto che scende verso il rio: le maggiori hanno diametri intorno ai 70 cm, ma un esemplare con il fusto composto da numerose ramificazioni fuse tra loro raggiunge i 144 cm. Un altro gruppo di zelkove si trova a ovest della villa, tra l’area giochi e la strada, e tra di esse compare un esemplare che raggiunge i 145 cm di diametro.
Nei pressi della villa si trovano i resti di un doppio filare di gelsi dai fusti contorti e un grande acero campestre (diametro 83 cm), che ombreggia una fontanella d’epoca in ghisa.
In fondo al prato prospiciente la villa emerge dalla vegetazione la chioma affusolata di un cipresso (diametro 75 cm), mentre nelle vicinanze della casa colonica, insieme a vari alberi da frutto (fichi, noci, mirabolani), spicca un alto abete rosso (diametro 89 cm).
Particolarità:
Collecchio si trova a breve distanza da molte località di interesse naturale e storico. Percorrendo pochi chilometri in direzione sud si entra nel Parco Regionale Boschi di Carrega e si possono raggiungere sia la Villa del Ferlaro, sia il bel giardino all’inglese che fa da cornice allo splendido Casino dei Boschi, sede del parco, da dove hanno inizio diversi itinerari che conducono nei folti boschi, ricchi di grandi esemplari arborei e di fauna, che caratterizzano l’area protetta (per informazioni: http://parchi.parma.it). A breve distanza, verso ovest, si estende invece il Parco Regionale Taro (www.parcotaro.it), che tutela un lungo tratto del fiume ed è un’area di notevole importanza per l’avifauna.
Collecchio (PR)
0521 301281-301282
biblcoll@comune.collecchio.pr.it
Dall’accesso principale un viale pavimentato in calcestre conduce sul retro della villa. A sinistra dell’ingresso prevalgono i sempreverdi: una macchia di tre tassi a portamento policormico e un gruppo piuttosto fitto di una decina di cedri dell’Himalaya (con diametri di 80-100 cm). Sul lato opposto un gruppo di ippocastani precede un’area giochi per bambini, vicino alla quale si erge un’imponente farnia (diametro 114 cm), con vistose radici affioranti. Grandi farnie, in qualche caso con evidenti problemi fitosanitari, fiancheggiano anche l’altro lato del vialetto e le ampie chiome di altre querce spiccano in fondo al pendio erboso che scende verso il confine.
La villa, a pianta quadrata, è caratterizzata dalla presenza di un loggiato con piccole colonne e ampio terrazzo e di una slanciata torretta con vetrate nella parte sommitale. La facciata principale è rivolta verso sud e domina un ampio spazio prativo un tempo occupato dalla piscina pubblica. Subito a est si trova l’edificio più basso, adibito a bar, e poco oltre sono presenti un’area di sosta ombreggiata da due esemplari di quercia rossa e un paio di recinti: uno ospita esemplari di asino romagnolo, capretta tibetana, mucca jersey e pony francese, l’altro pavoni e altri animali da cortile. Piccoli conigli neri o dalla colorazione varia si affacciano ogni tanto dalle macchie di vegetazione o scorrazzano liberi nelle aree prative. A breve distanza, sul margine del bosco e di un altro pendio erboso, si trova un piccolo specchio d’acqua con tife, ninfee e altre erbe palustri.
Nei pressi dei recinti il vialetto si divide e una parte del percorso scende nel boschetto di aspetto più naturale che si sviluppa sino al rio e raggiunge l’accesso di via Turati. Il vialetto principale prosegue, invece, in quota e, superati un paio di ex fabbricati rurali, si dirige, accompagnato da una doppia siepe di acero campestre, verso l’ingresso meridionale del parco.