Forlì

Palazzo Romagnoli - Collezioni del Novecento

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Palazzo Romagnoli
Via Albicini, 12
Forlì (FC)
Arte
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Scultura
Il restaurato Palazzo Romagnoli, è da oggi la nuova sede delle Collezioni d'arte del Novecento del Comune di Forlì.
Al suo interno, in un percorso espositivo permanente che occupa i due piani dello storico edificio, sono esposte opere del secolo scorso facenti parte delle civiche raccolte d’arte.
Il nucleo principale è costituito dalla “Collezione Verzocchi” composta da 70 dipinti di “maestri storici” del Novecento italiano, ispirati al tema del lavoro. Si tratta di una delle più importanti e originali raccolte d’arte del Novecento in ambito nazionale, formatasi nell’immediato dopoguerra per volontà ed iniziativa dell’imprenditore d’origine forlivese Giuseppe Verzocchi, attivo nel campo della produzione di refrattari.
Nella collezione, donata nel 1961 al Comune di Forlì, ed oggi allestita nella ampie sale con volte affrescate al piano terra del palazzo sono presenti, tra le altre, opere di Afro, Birolli, Cagli, Campigli, Capogrossi, Carrà, Casorati, de Chirico, Depero, de Pisis, Guttuso, Moreni, Morlotti, Prampolini, Rosai, Santomaso, Severini, Sironi, Soffici, Tosi, Turcato, Vedova. Oltre che dal tema la collezione è resa unitaria dai formati dei dipinti (cm.90x70, o viceversa) e dalla presenza in essi di un piccolo mattone in cui appare la la sigla V & D, marchio di fabbrica del Verzocchi. In una apposita sezione sono ciclicamente esposti i piccoli “autoritratti” richiesti anch’essi dal committente Verzocchi ai singoli artisti, unitamente a brevi scritti autografati di commento alle loro opere.


La visita all’interno di Palazzo Romagnoli prosegue al secondo piano: dal grande salone centrale si accede ad apposite aree espositive: quella dedicata a Giorgio Morandi con i dipinti e le acqueforti già della Collezione Righini e quella comprendente l’intera serie delle suggestive sculture di Adolfo Wildt, legate alla figura del marchese Raniero Paolucci de Calboli.
In un settore dell’edificio occupato da sei ampie sale si sviluppa poi il percorso espositivo denominato “La Grande Romagna”, con una selezione di opere pittoriche e plastiche facenti parte delle civiche raccolte d’arte: dopo la sala delle sculture, con opere di Domenico Baccarini, Tullo Golfarelli, Bernardino Boifava, Ercole Drei ed altri artisti romagnoli,si ammirano le tele dei più noti pittori forlivesi del primo Novecento (da Giovanni Marchini a Carlo Stanghellini a Maceo Casadei) oltre al grande “telario” (cm.395x685) dipinto dal riminese Gino Ravaioli nel 1924 con il “Trittico della Romagna”; la visita prosegue nelle sale che ospitano opere legate ai concorsi d’arte a Forlì tra le due guerre e alla Biennale Romagnola d’Arte, fino alle soglie del contemporaneo con alcune grandi tele acquisite in occasione delle più recenti edizioni del rinomato “Premio Campigna”.

The recently restored Palazzo Romagnoli is now the new home of the Municipality of Forlì’s collection of 20th century art.
A permanent exhibition on both floors of this historic buildings features works from the last century belonging to the civic art collection.
Its core consists of the Verzocchi collection, comprising seventy paintings by masters of the Italian Novecento and inspired by issues related to work. It is one of the most important and original collections of 20th century art in Italy, and was put together in the immediate post-WWII period by the Forlì-born businessman Giuseppe Verzocchi, who was involved in the manufacturing of refractory materials.
The collection was donated to the Municipality of Forlì in 1961, and is now housed in the Palazzo Romagnoli’s spacious first-floor halls, whose ceilings are decorated with frescoes. Artists on display include Afro, Birolli, Cagli, Campigli, Capogrossi, Carrà, Casorati, de Chirico, Depero, de Pisis, Guttuso, Moreni, Morlotti, Prampolini, Rosai, Santomaso, Severini, Sironi, Soffici, Tosi, Turcato, and Vedova. In addition to sharing the same themes, the paintings are all in the same format (cm.90x70, or vice versa) and they all include a small brick engraved with the letters V & D, Verzocchi’s brand. A special section displays a series of “self-portraits” requested by Verzocchi himself to the individual artists, together with short essays he wrote commenting their works.


A visit to Palazzo Romagnoli continues on the second floor. From the large central hall, one accesses other exhibition halls: one dedicated to Giorgio Morandi, with paintings and engravings from the Righini collection; and another featuring the full series of Adolfo Wildt’s evocative sculptures commissioned by the marquis Raniero Paolucci de Calboli.
Six large halls are occupied by the “La Grande Romagna” exhibition, featuring a selection of paintings and sculptures from the municipal art collection: it begins with a sculpture hall with works by Domenico Baccarini, Tullo Golfarelli, Bernardino Boifava, Ercole Drei, and other artists from Romagna, and continues with paintings by Forlì’s leading painters from the early 20th century (from Giovanni Marchini to Carlo Stanghellini and Maceo Casadei), and the Rimini-born Gino Ravaioli’s massive (395 x 685 cm) canvas painting from 1924 called “Trittico della Romagna”. The exhibition continues with halls dedicated to the works presented during art competitions in Forlì between the two world wars, and ends with contemporary art, with several large canvases acquired during recent editions of the renowned “Campigna Award””.

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