Artisti, artigiani, architetti, produttori

attiva 1854- sec. XX , attiva Sassuolo (MO)
manifattura ceramica

Giovanni Maria Rubbiani acquistò nel 1854 la manifattura di terraglie del Conte Ferrari Moreni, dopo esser diventato proprietario della fabbrica di stoviglie d’uso comune della famiglia Dallari. Conquistato il monopolio della produzione ceramica sassolese riuscì a imporsi sui mercati, diventando anche fornitore della casa ducale modenese. La manifattura raggiunse la notorietà al di fuori dei confini ducali grazie alla partecipazione nelle grandi esposizioni universali, dove ebbe numerosi riconoscimenti. La produzione fu intrapresa con successo solo dopo il 1868, anno della partecipazione all’Esposizione di Torino, realizzando oggetti decorati secondo le tendenze eclettiche dell’epoca: “decori ‘giapponesi’ e ‘chinesi’, raffaellesche e grottesche, motivi rococò…, ritratti neo rinascimentali, soggetti religiosi o della storia romana e anche figure in ‘stile etrusco’” (La ceramica dell’Ottocento nel Veneto e in Emilia Romagna, a cura di R. Ausenda, G.C. Bojani, Verona 1998, p. 195). La produzione, ad opera dei pittori Domenico Bagnoli e di Carlo Casaltoli, si caratterizzò dagli anni novanta del secolo, per l’abbandono degli stilemi storicistici e una ripresa del gusto naturalistico, con paesaggi e scene di genere pittorico, fino a comporre le caratteristiche decorazioni liberty. Con una raffinata produzione di piastrelle, la Rubbiani dimostrò che “il futuro della ceramica era nell’industria e che l’ammodernamento tecnologico era fondamentale per essere competitivi in un mercato in cui le piastrelle pavimentali e da rivestimento sarebbero state sempre più importanti” (La ceramica dell’Ottocento cit., p. 199).

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