Lipparini Ludovico
1800/ 1856
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 59 (la) 74 (a)
ingombro 82 x 70 cm
sec. XIX (1831 - 1832)
n. 0064
L'illustre ferrarese, autore “Del Bello” (1808), saggio sull’estetica di matrice kantiana e sensista, e della “Storia della scultura” (1813-1818), è ritratto da Ludovico Lipparini, pittore di origine bolognese trasferitosi a Venezia per frequentare i corsi di F. Matteini all’Accademia di Belle Arti. Lipparini riceverà una rigorosa formazione accademica grazie all’imitazione dei modelli cinque-seicenteschi e allo studio dei gessi antichi e canoviani, guidato dalle teorie neoclassiche dello stesso Cicognara, presidente del consiglio di quell’accademia.
Alle Gallerie dell’Accademia di Venezia si conserva la prima versione del ritratto, dove il conte è a mezza figura con un taccuino e accanto ad un marmo antico, secondo i caratteri della ritrattistica settecentesca. Il dipinto di Ferrara si distingue per la sottile introspezione psicologica e per una vena romantica, forse recepita da Lipparini a contatto con Hayez. Traspare la personalità eclettica di Cicognara: abituato a rapportarsi con i personaggi più significativi del tempo, da Foscolo a Canova, si affermò come teorico, ordinatore e conservatore delle raccolte pubbliche della città lagunare, nonché attento conoscitore degli aspetti tecnici delle operazioni di restauro.