Museo della frutticoltura Adolfo Bonvicini
Via Amendola, 40
Massa Lombarda

strumenti e accessori
legno
metallo
ghisa (?)
infiorescenza secca del cardo dei lanaioli
Cardatrice artigianale in legno costituita da una cassa su cui poggia un tamburo realizzato con assi rettangolari aggettanti inchiodate a due basi circolari. Su ogni asse sono posizionati diagonalmente quattro sostegni metallici dotati di perni roteanti nei quali sono inseriti i cardi dei lanaioli (tre per ciascuno). Il movimento rotatorio avveniva grazie alla manovella esterna. Modello pittosto rudimentale.

pettinare la canapa
Il "cardo dei lanaioli" è una specie erbacea molto "robusta", che persiste lungamente dopo il disseccamento persino nei capolini spinosi, assumendo una colorazione bruno-dorata e prestandosi particolarmente per composizioni, ad effetto, di piante secche. Proprio l'impiego in campo ornamentale è forse l'unico a permanere ancora ai giorni nostri. Nei tempi passati, invece, se ne conoscevano ed apprezzavano interessanti proprietà medicinali- depurative e diuretiche- ed alimentari - venivano infatti consumate lesse le tenere foglie basali o le sole nervature, ed il cardo dei lanaioli era fondamentale per la lavorazione della lana. La fase della "cardatura", che ha preso il nome dalla pianta, consisteva, infatti, nella prima pettinatura a mano della lana tramite i capolini uncinati della pianta, per liberarla dalle impurità e districare le fibre; dunque il nome generico "cardo" si è arricchito dell' epiteto "dei lanaioli" per caratterizzarne l'uso rispetto agli altri cardi della vegetazione mediterranea.

La pratica della cardatura, attuata fin dall'età antica, ha portato alla selezione e coltivazione di questa pianta, con un picco nel XIX secolo, fino a che l'industrializzazione e la meccanizzazione del processo di lavorazione della lana ha portato alla sostituzione degli aculei vegetali con altri metallici. Attualmente, infatti, solamente alcune aziende specializzate nella lavorazione di tessuti pregiati continuano ad impiegare il cardo dei lanaioli, per produrre stoffe di pregio, come alcuni panni per tavoli da biliardo.