Museo Civico di Modena
Largo Porta S.Agostino, 337
Modena (MO)
Muzzioli Giovanni
1854/ 1894
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 69,5 (la) 94 (a)
sec. XIX (1876 - 1878)
n. 521
Una nota nell’elenco delle spese del museo del 23 maggio 1925 ricorda il pagamento di Adamo Pedrazzi, allora consulente dello stesso museo, per le spese affrontate nel ritiro a Ligorzano del «dipinto del defunto avv. Bonetti legato al Museo». Il direttore Matteo Campori avrebbe provveduto per il restauro dell’opera assegnando l’incarico del lavoro a Lei per la foderatura e ad Augusto Valli per l’intervento di integrazione pittorica; la relazione che avrebbe presentato sulla gestione museale dell’ultimo biennio motivava e descriveva con attenzione tale intervento: «Il dipinto del Muzzioli, pur non avendo subito l’oltraggio di mano inesperta, era invece in pessime condizioni per l’opera deleteria della umidità. Il colore quasi totalmente staccato dalla tela; questa in più punti addirittura marcita. E l’opera è bella, fra le rare nel genere del ritratto lasciateci dal Muzzioli e bisognava quindi spendere quel che occorreva spendere pur di fermare l’opera dissolutrice del tempo. Ho quindi chiamato un esperto per foderare il dipinto, ed altro ancora per condurre il difficile e delicato compito di ritoccare e fissare definitivamente la leggera imprimitura del colore». Un primo dato significativo per la datazione dell’opera è quello che si ricava indirettamente in riferimento alla persona ritratta nel quadro: Don Luigi Bonetti muore infatti nel novembre del 1878 (Comune di Serramazzoni, Registro di Stato Civile, n. 125, parte I); il cartiglio dipinto da Muzzioli suggerisce, insieme alla vivacità e intensità dei tratti riprodotti dal pittore, che il ritratto è stato eseguito quando il sacerdote era ancora in vita. Se la data del 1878 è da considerare dunque quale termine ante quem, il confronto con i due ritratti di signora di Muzzioli conservati nelle raccolte civiche, datati con certezza rispettivamente al 1873 e al 1879, suggerisce di guardare ai due-tre anni immediatamente precedenti la morte di Don Bonetti, dunque 1876-1878, come al periodo più probabile per la realizzazione del dipinto