sec. II d.C. (- - -)
Primi decenni del II secolo d.C.
Costituita da tre frammenti ricomposti. Dalle analisi si presuppone che si tratti di marmo grigio di Corfù. La presenza di una frattura irregolare in corrispondenza del collo induce ad ipotizzare la sua appartenenza ad una statua di grandezza di poco inferiore al naturale, riferibile ad una divinità femminile. L'importanza della figura rappresentata traspare dalla complessa acconciatura: i capelli infatti, divisi in due bande da una scriminatura centrale, sono raccolti sia sulla sommità del capo, con un nodo a "farfalla" che lascia scoperta una parte del nastro (tenia), sia sulla nuca dove formano un piccolo nodo. Questo tipo di pettinatura, così ricca ed elaborata, ricorre frequentemente nelle sculture raffiguranti due divinità: Venere e Diana Cacciatrice.