Villa Saffi

Forlì
Stato di conservazione:
L'aspetto estetico generale era notevolmente alterato da stratificazioni di sporcizia che impedivano una visione dei toni di colore del ciliegio più luminosi e caldi, come evidenziato dalle parti meno in vista e non particolarmente intaccate dall'accumulo di sostanze inquinanti. La struttura, seppur pesante e robusta, era particolarmente debole negli incastri che risultavano sconnessi e scollati. Interamente lastronata l'opera presentava molte fessurazioni e distacchi e perdita di lastronatura.
Le comici in massello, deteriorate dagli attacchi di insetti
xilofagi e dall'umidità,erano decoese e, in diverse parti, mancanti. Il piano del basamento era notevolmente imbarcato. Le guide dei cassetti, totalmente consumate
dall'usura, non erano più idonee allo scorrimento. Le fodere ed i fondi si presentavano sconnessi e mancavano di alcuni elementi. Mancavano i due piedi posteriori.
Descrizione dell'intervento:
DISINFESTAZIONE
da microorganismi, e insetti xilofagi con bromuro dimetile in autoclave, trattamento eseguito dalla Radis di Ravenna.
PULITURA
spolveratura con pennelli e spazzole di setola, il primo intervento è stato di risanamento strutturale.
Sono state fissate le impiallacciature staccate, con colla d'ossa, sciolta ed applicata a caldo. Alcune lacune sono state integrate con tarsie di mandorlo, e noce. Una delle specchiature laterali, non coeva è stata rimossa e sostituita con legno di ulivo.
E' stato pulito con impacchi di soluzione idroalcolica al 20% e cotone idrofilo, per mantenere quasi integra la patina originaria: un film di gommalacca ottenuto applicandola a tampone. Per le superfici inteme, non trattate, si è usata una soluzione di acqua demíneralízzata, ammonio carbonato al 3% ed alcol denaturato al 5%.
Il fondo del cassetto, fessurato centralmente per il ritiro delle tavole è stato staccato e riapplicato chiudendo la fessura. I chiodi sono stati sostituiti con groppini in acciaio meno invasivi. Con una pasta di solfato di calcio biidrato, colla di coniglio e pigmenti appropriati, sono stati stuccati i fori di sfarfallamento degli insetti xilofagi, levigando gli eccessi con bisturi ed abrasivi blandi.
Un trattamento per imbibizione a pennello, due stesure, è stato applicato a tutte le superfici. Quelle esterne, sono state lucidate, uniformando parti originarie ed innesti, con gommalacca applicata con tampone di lana in pezzuola di lino, con movimento rotatorio, prima, e parallelo alle venature dei legni, nella fase finale. E' stato applicata come protettivo una pappina di cere d'api e carnauba (25%) sciolte in d-limonene, con panno morbido.

Mobile da scrittura
PULITURA
Dopo accurata spolveratura con pennelli e spazzole di setola, il primo intervento è stato di risanamento strutturale: è stata verificata la solidità degli incastri, la struttura era stabile; sono stati ricostruiti i due piani, risanando le tavole presenti ed integrandone le lacune con tavolato di olmo, la stessa essenza lignea, di uguale spessore. Per il fissaggio si è usata colla "cascamyte one shot".
CONSOLIDAMENTO
Le tavole costituenti i piani sono state consolidate con imbibizione a pennello di paraloid B72S diluito in etile acetato in percentuale variabile dal 5% (le prime imbibizioni) al 12% (i trattamenti finali), con imbibizioni intermedie di solvente puro per aumentarne il grado di penetrazione. Le superfici esterne patinate sono state pulite con acqua demineralizzata ed ammonio carbonato al 2%, successivamente con amile acetato addensato con l'8% di etilcellulosa. Con questi trattamenti si è mantenuta la patina presente. Per le superfici interne ed esterne grezze (retro e sotto) si è adottata una soluzione idroalcolica (5% di alcol denaturato in acqua demineralizzata) e ammonio carbonato a14%.
Sono state fissate le impiallacciature staccate con iniezioni di colla animale sciolta a caldo, e pressori. Sono stati chiusi i fori di sfarfallamento degli insetti xilofagi, piccoli buchi e microfessure, con solfato di calcio biidrato, colla di coniglio e pigmenti. I nuovi innesti sono stati patinati con brugnolino color noce, onde ottenere omogeneità cromatica con le superfici adiacenti, con successiva lucidatura di tutte le superfici esterne visibili con gommalacca sciolta in alcole etilico (75%) e alcol isopropilico (25%) nell'ordine del 8-20% a seconda delle fasi ed applicata con tampone di lana e lino. Le superfici interne sono state imbibite con gommalacca.
TRATTAMENTI FINALI
Terminata la fase di lucidatura, è stato eseguito un trattamento protettivo con una pappina di cere d'api e carnauba (25%) sciolte in d-limonene e tintura di propoli (2%), applicandola con panno morbido.

Etagèré
PULITURA
spolveratura, risanamento della struttura, fissaggio delle impiallacciature staccate con applicazione di colla animale sciolta a caldo.
CONSOLIDAMENTO
Integrazione delle lacune di impiallacciatura con piallacci di ciliegio e colla animale. Sono state ricostruite le lacune di modanatura con essenza di latifoglia, sagomandole come quelle adiacenti. pulitura con cotone idrofilo ed alcol denaturato, salvaguardando i resti di patina originaria.
I nuovi innesti sono stati patinati con brugnolino noce misto a mogano, molto diluito: in questo modo si è ottenuto un colore analogo a quello dell'oggetto. STUCCATURA
lucidatura, trattamento alle superfici interne e protettivo sono stati eseguiti in modo analogo a quello descritto per il mobile precedente.

Seggiolone da bambino
PULITURA
spolveratura con spazzole morbide e pennelli; è poi stato smontato totalmente, per essere rincollato. Anche qui si è optato per la cascamyte one shot, un legante con bassa penetrabilità, quindi non altera il legno, buon riempitivo di eventuali spazi vuoti, buona tenuta ed abbastanza rigida da cedere nel casi si verifichino tensioni nel legno, così questa non viene compromessa da tensioni impreviste.
Per la pulitura si è usata una miscela di alcol denaturato al 25% in acqua demineralizzata, applicato con cotone idrofilo, asciugando ad effetto ottenuto.

Stuccatura, lucidatura e trattamento protettivo sono stati eseguiti con le metodologie ed i materiali applicati nei casi precedenti.

Portavivande
CONSOLIDAMENTO
risanamento della struttura, rincollando tutti gli incastri e le superfici di contatto sui piani, con colla cascamyte one shot. Successivamente sono stati asportati i brandelli di rete metallica e le cerniere. Nel corso dei lavori sono state rimpiazzate con rete e cerniere analoghe a quelle rimosse.
La struttura lignea è stata consolidata con abbondante imbibizione di paraloid B72S.
Sono stati chiusi i fori di sfarfallamento degli insetti xilofagi con solfato di calcio biidrato, colla di coniglio e pigmenti.
Le superfici interne ed esterne sono state trattate con gommalacca applicata con pennello e successivamente con pappina di cere, DISINFESTAZIONE
per ipossia
CONSOLIDAMENTO
ligneo per imbibizione con resine. Distacco, raddrizzamento e ricollocazione del piano del basamento.
Riassetto degli incastri della struttura.
Sistemazione delle guide dei cassetti e delle fodere.
Ricostruzione al tornio dei due piedi posteriori.
Risanamento ligneo e colmazione delle fessurazioni con tasselli della stessa essenza dell'originale.
Ricostruzione degli elementi mancanti.
incollaggio delle lastronature decoese e sollevate.
Asportazione dello sporco a solvente, salvaguardando la patina originale
TRATTAMENTI FINALI
Oliatura e lucidatura a tampone con gommalacca e finitura a cera d'api.