Descrizione dell'intervento:
Autoritratto (?) di Michele Chiarini
DISINFESTAZIONE
Il supporto ligneo è stato trattato con operazione di disinfestazione preventiva.
PRECONSOLIDAMENTO
Fissaggi localizzati della pellicola pittorica e della preparazione al supporto ligneo sono stati effettuati con colla animale applicata mediante termocauterio. Dalla superficie pittorica è stata rimossa la polvere ed è stata alleggerita la vernice ingiallita. Gli impacchi pulenti sono stati rimossi mediante tamponcini con White Spirit.
STUCCATURA
delle lacune della preparazione e dei fori provocati dagli insetti xilofagi è stata effettuata mediante stucco a base di gesso da doratore e colla di coniglio. Il ritocco pittorico delle lacune stuccate e dei graffi sul colore è stata realizzata mediante velature con colori ad acquerello. Per la verniciatura finale della superficie si è utilizzata una vernice satinata semimatt a base di Mastice, applicata a pennello.

Ritratto di Francesco Laderchi
PULITURA
Rimozione del documento cartaceo e eliminazione delle toppe sul retro della tela.
Il retro è stato ripulito dalla polvere e dai residui di colla mediante pulitura meccanica a bisturi ed aspirazione. Dopo l’appianamento delle deformazioni della tela, mediante stiratura dal retro, si è proceduto con il risarcimento localizzato “filo a filo” delle piccole lacerazioni.
Sui lati del dipinto sono state applicate quattro bande di pattina di lino, di armatura simile all’originale. L’incollaggio è stato realizzato mediante Beva Film.
Dopo lo smontaggio della tela il telaio ligneo ha evidenziato sul lato interno numerose imperfezioni.
STUCCATURA
rimaste sono state rimosse e sostituite con stucco preparato con polvere di legno e resina acrilica in soluzione acquosa.
DISINFESTAZIONE
Il telaio è stato disinfestato mediante applicazione di permetrina in solvente, in soluzione al 2,5% in solvente organico applicata a pennello, aggiungendo Paraloid al 3%, con funzione di consolidante.
Eliminata la velinatura protettiva, la tela è stata ritensionata sul telaio restaurato, inchiodando i bordi con sellerine.
Dalla superficie pittorica è stata rimossa la polvere ed è stata alleggerita la vernice ingiallita. La stesura sottile della pellicola pittorica ha richiesto una pulitura molto delicata con una emulsione cerosa con PH lievemente basico e rimuovendo gli impacchi mediante tampone con White Spirit. Le lacune della sottile preparazione sono state stuccate con gesso da doratore e colla di coniglio; il ritocco pittorico è stato realizzato mediante colori a tempera e velature ad acquerello. Verniciatura finale con vernice spray
Nella cornice sono stati fissati e consolidati i sollevamenti della preparazione dal supporto sottostante, prima di procedere con la disinfestazione con Permetrina applicata a pennello. Una leggera pulitura dai depositi di polvere e sporco mediante Essenza di Trementina, è stata effettuata sulle superfici dorate e laccate. I fori di farfallamento sono stati stuccati con stucco a base di gesso e colla di coniglio, abbassando con colori ad acquerello il tono delle stuccature. Protezione finale delle superfici con applicazione a pennello di vernice leggera sulle lacche e a cera sulle parti dorate.
Il dipinto è stato rimontato all’interno della cornice.

Ritratto di Achille Laderchi
La superficie è stata protetta mediante l’applicazione di una velinatura con carte veline e colletta, per consentire la rimozione dei documenti cartacei dal retro tela e il loro restauro.
SMONTAGGIO La tela è stata smontata dal telaio e pulita a secco sul retro, mediante rimozione manuale a bisturi deidepositi di sporco e dei residui di colle ed aspirazione della polvere.
CONSOLIDAMENTO Sul retro tela è stato applicato a pennello un consolidante per migliorare l’adesione degli strati tela-preparazione-colore; il riappianamento delle deformazioni della superficie è stato realizzato mediante stiratura. Lungo i lati del dipinto sono state applicate quattro bande laterali di rinforzo con patta di lino di armatura simile all’originale, per consentire il successivo ritensionamento della tela sul telaio. L’incollaggio è stato realizzato mediante Beva Film, attivando la resina termoplastica mediante apporto di moderato calore.
DISINFESTAZIONE Il telaio è stato disinfestato mediante applicazione di Permetrina in solvente, in soluzione al 2,5% in solvente organico applicata a pennello, aggiungendo Paraloid al 3%, con funzione di consolidante. Sul lato interno del telaio è stata apportata una smussatura dei bordi per limitare il pericolo di battuta della tela; negli incastri angolari sono state inserite le sette biette mancanti, di dimensioni e spessore simili a quella originale.
Eliminata la velinatura protettiva, la tela è stata ritensionata sul telaio restaurato, inchiodando i bordi con sellerine.
PULITURA Dalla superficie pittorica è stata rimossa la polvere ed è stata alleggerita la vernice ingiallita. La pulitura molto leggera è stata effettuata con una emulsione cerosa con PH lievemente basico, rimuovendo gli impacchi mediante tampone con White Spirit.
RITOCCO PITTORICO Le lacune della sottile preparazione sono state stuccate con gesso da doratore e colla di coniglio; il ritocco pittorico è stato realizzato con colori a tempera e velature ad acquerello. Verniciatura finale della superficie, dopo una prima stesura di vernice.
Nella CORNICE sono stati fissati e consolidati i sollevamenti della preparazione dal supporto sottostante, prima di procedere alla disinfestazione con Permetrina applicata a pennello. Una leggera pulitura dei depositi di polvere e sporco è stata effettuata mediante Essenza di Trementina. I numerosi fori di farfallamento sono stati stuccati con cera colorata di nero sulla superficie laccata e cera color legno sul retro. La protezione finale delle superfici è stata fatta con applicazione a pennello sulla lacca di una vernice leggera per ritocco. Il dipinto è stato rimontato all’interno della cornice., intervento di deacidificazione e conservazione di n. 20 documenti (incisioni, bandi e disegni di misure diverse) di epoca napoleonica e risorgimentale, 3 documenti distaccati dal verso deI dipinti
I tre documenti cartacei si presentavano prima dell’intervento, incollati sul verso di due dipinti ottocenteschi conservati presso il museo del Risorgimento di Faenza. Un foglio di dimensioni 15x20 cm. circa, in carta macchina di colore giallo con scritte a stampa e a mano (inchiostro metallogallico) era applicato sul verso del dipinto più grande, raffigurante il "Ritratto di Francesco Lederchi" mentre i restanti due documenti (uno pressoché identico al precedente, il secondo costituito da una lettera manoscritta molto deteriorata), erano conservati fissati alla tela del dipinto "Ritratto di Achille Laderchi".
Prima di intraprendere il distacco dei documenti dalla tela si è proceduto con il rinforzo della aree più fragili (corrispondenti nella maggior parte dei casi alle scritte) con velo precollato di Primal AC 33 applicato a caldo e con solvente.
La loro separazione dalla tela è stata eseguita a secco con bisturi non essendo possibile intervenire con un eventuale umidificazione per allentare i legami della colla con la tela. I due documenti su carta gialla erano stati fissati con una colla molto simile di origine vegetale (colla di farina) mentre la lettera era stata fatta aderire alla tela (molto probabilmente in un momento diverso rispetto i foglietti gialli) con una colla animale (colla di pelle) applicata in grande quantità tanto da creare grosse tensioni nel documento. Il distacco di quest’ultimo ha rivelato sul verso la presenza di un disegno quasi completamente inglobato dalla colla. In seguito si è proceduto con la pulitura del verso dei documenti asportando i resti del collante con cataplasma di Tylose MH300p rimosso successivamente con bisturi e tampone. Durante la pulitura del verso della lettera è stata mantenuta la colla sul disegno per evitarne la rimozione essendo questo inglobato all’interno della stessa. Si è quindi proceduto al fissaggio della colla che lo inglobava con Tylose e Klucel G applicati prima a spruzzo in seguito a pennello in soluzione idroalcolica.
Quindi è stato eliminato il velo giapponese applicato sul recto in corrispondenza delle zone deboli dei documenti (con tampone di alcool etilico) e si è proceduto con il rinforzo degli strappi con velo giapponese e Metilcellulose 5% addizionata con alcool. Dopo una leggera umidificazione ottenuta attraverso l’utilizzo del sanduich di Gore-tex i documenti hanno soggiornato sotto pressa dolce per oltre un mese.