Stato di conservazione:
tutte le fotografie trattate presentavano:degradi fisici causati da scorrette manipolazioni, inadeguata archiviazione, ma anche da interventi precedenti come ad esempio il tipo di montaggio. I cartoni di supporto secondario sono di pessima qualità ed alterandosi hanno contribuito ai degradi chimici alle immagini (foxing, ingiallimenti, sbiadimenti, specchio d'argento ecc.). La differenza di tensione alle sollecitazione ambientali tra la fotografia ed i supporti hanno creato per tutte le fotografie ondulazioni. Notevoli depositi di polvere, sporcizia, incrostazioni e sedimenti. Strappi, abrasioni, lacune sono danni fisici ma anche biologici per le tracce lasciate dai pesciolini d'argento.
Descrizione dell'intervento:
INDAGINI PRELIMINARI
Tutte le fotografie sono state sottoposte ad una serie d'indagini preliminari, analisi al microscopio test di pulitura, test di solubilità degli inchiostri e dei ritocchi, alfine di individuare una metodologia d'intervento appropriata.

Per ogni singola fotografia è stata redatta una scheda di restauro, suddivisa in tre parti:
1. Identificazione; dove sono riportati i dati e le caratteristiche della fotografia
2. Stato di conservazione, con particolare riferimento alle alterazione biologiche, fisiche e chimiche, è presente una mappatura dei degradi.
3. Interventi di restauro e presentazione, dove si comunicano informazioni sui materiali utilizzati e le operazioni effettuate.La pulitura è stata eseguita a secco: con pompette ad aria; pennelli a setole morbide; bisturi per la rimozione dei depositi; gomme testate (Pentel). Operazioni effettuate sia nel recto delle fotografie, che nei supporti secondari. Particolare attenzione è stata presa per la presenza di scritte, timbri, ritocchi, ecc.
PULITURA
Sulle emulsioni siamo intervenuti con puliture per via umida, abbiamo utilizzato ovatta di pura cellulosa imbevuta con soluzioni idroalcooliche in percentuali variabili secondo il grado di sporcizia da rimuovere.
La fase di distacco delle stampe alla gelatina dai supporti secondari è stata eseguita ove possibile a secco con l'aiuto di spatole e bisturi, con sfaldamento del supporto secondario. Per via semiumida con l'aiuto di un vaporizzatore a freddo localizzato sulie zone d'adesione.
Frammenti cartacei e gli adesivi di montaggio sono stati rimossi con cataplasmi di metilcellulosa (Tylose MH P 300) dal verso delle stampe. Nel verso delle fotografie, vale a dire nel supporto primario, sono rinvenute scritte a matita, in genere si trattaa delle stesse scritte riportate in didascalia. Ogni informazione è stata comunque riportata nella scheda di restauro.
CONSOLIDAMENTO
integrazioni delle lacune, suturazioni degli strappi sono state eseguite per ridonare una certa stabilità fisica alle stampe. Per queste operazioni sono state utilizzate carte giapponesi di vario spessore, unite a colle idonee quali: metilcellulosa (Tylose MH P 300) e klucel G. Tutte le stampe sono state leggermente umidificate e spianate sotto peso. Le lacune integrate sono state ritoccate con acquerelli Winsor & Newton.
A tutte le stampe sono state applicate delle brachette in carta giapponese dal verso, per permettere il loro montaggio su di un cartoncino idoneo. Una volta montata la fotografia, il cartoncino è stato inserito in buste di polipropilene chiuse su tre lati, e collocato in ordine progressivo all'interno di una scatola di conservazione orizzontale.
PULITURA
Le didascalie sono state numerate pulite a secco e conservate all'interno di una busta con cartoncino idoneo; anch'esse sono inserite nella scatola di conservazione e stanno ad indicare l'inizio della serie delle fotografie. Le cornici sono state tutte pulite a secco e consegnate al committente. L'intervento sui ritratti è differito dal precedente per la tipologia diversa di presentazione.
La stampa all'albumina si trovava incollata a pieno su di un supporto secondario costituito da un cartone semirigido. Questo era stato incollato lungo i bordi ad una finestra (passe-partout ovale).
Il nostro intervento è stato quello di rispettare il montaggio originale, ma anche quello di rallentare e/o eliminare il processo di degrado intrinseco, sia nella tecnica d'esecuzione sia quello causato dalle qualità scadenti e non idonee dei materiali. Abbiamo voluto distaccare la finestra dalla stampa, per permettere l'inserimento (dopo la pulitura) di un'ulteriore supporto conservativo, con la funzione di creare un isolamento tra i materiali non idonei e l'emulsione. Le puliture sono state eseguite a secco con pompette ad aria; pennelli a setole morbide; bisturi per la rimozione dei depositi; gomme testate (Pentel a matita). Operazioni effettuate sia nel recto delle fotografie che nei supporti. Per il distacco della finestra ovale dal supporto secondario siamo intervenuti lasciando inumidire leggermente il verso con goretex. Il distacco è preceduto successivamente con spatole. La colla del montaggio è stata rimossa con cataplasmi di metilcellulosa (Tylose MH P300). Lo spianamento è avvenuto sotto peso tra carte assorbenti e cristalli.
CONSOLIDAMENTO
Le abrasioni presenti sull'emulsione sono state consolidate con klucel G e ove necessario ritoccate ad acquerelli Winsor & Newton. E' stato creato un passe-partout con cartoni idonei per la conservazione del materiale fotografico e cartaceo; la finestra è stata inserita tra la finestra originale e la stampa; ed il cartone di fondo tra il supporto secondario originale ed il cartone finale della cornice. Il tutto è stato rimontato nelle cornici originali. I vetri sono stati puliti con acqua demineralizzata e alcool puro (90°).
Per i materiali di conservazione sono state utilizzate carte, cartone e poliestere chimicamente stabili e senza acidi e perossidi scelti perché corrispondenti ai requisiti ANSI e perché hanno superato il P.A.T. (Photographic Activity Test)
Tutti gli interventi effettuati sono reversibili e inalterabili nel tempo se la conservazione avviene in ambienti idonei dove i parametri di temperatura, umidità e luce sono opportunamente controllati e condizionati.