Stato di conservazione:
GARIBALDI IN UNIFORME
L’opera eseguita ad olio su lasta di zinco presentava problematiche conservative riguardanti piccoli distacchi dello strato pittorico. Depositi di polveri e di materiali incoerenti sparsi sull’intera superficie.
RITRATTI DI LIVIO ZAMBECCARI
L’opera eseguita ad olio montata su telaio originale era in prima chiodatura. La tela presentava allentamenti ed alterazioni della vernice. Depositi di polveri e materiali incoerenti impedivano una corretta lettura dell’opera.
LA MORTE DI ANITA
L’opera eseguita ad olio su tela, si presentava in cattivo stato di conservazione. La superficie pittorica era interessata da depositi di polveri e di materiali incoerenti. Uno strato di vernice alterato e spesso,virante al giallo impediva il corretto rapporto cromatico dell’ opera.
PRIMO COMBATTIMENTO
L'opera era in cattive condizioni. Il supporto cartaceo risultava particolarmente irrigidito ed era danneggiato da numerosi e profondi strappi in corrispondenza dei quali, sul verso, erano state applicate delle toppe in carta cerulea con un collante di natura animale. Il foglio aveva, inoltre, pieghe secche (in particolare in prossimità dei bordi) e deformazioni. Lungo il perimetro vi erano svariate lacune, una di notevoli dimensioni lungo il bordo inferiore. La leggibilità dell'opera era compromessa dalla presenza di depositi superficiali, gore causate da un diretto contatto con l'acqua, deiezioni di insetti e, in particolare lungo il bordo destro e nella zona centrale, da un attacco fungino non più attivo che aveva creato un alone bianco sulla superficie rendendo la carta particolarmente feltrosa. II colore presentava svariate cadute di piccola entità, ma numerose (soprattutto in prossimità dell'angolo in basso a sinistra). In corrispondenza di alcuni chiodi del telaio, si erano generati degli imbrunimenti dovuti alla ruggine del ferro.
Descrizione dell'intervento:
Garibaldi in uniforme da Esercito Italiano
Dopo aver eseguito la documentazione fografica si è provveduto al fissaggio di tutte le parti sollevate con consolidante a bassa concentrazione.
Sono stati eseguiti i campioni di pulitura che hanno consentito di stabilire il grado di pulitura corretto per la leggibilità dell’opera.
Terminata la pulitura è stata effettuata l’integrazione pittorica ad acquerello. Per proteggere la superficie pittorica è stata stesa a pennello una vernice finale.
Ritratto di Livio Zambeccari
sono stati realizzati i campioni di
Pulitura utilizzando una miscela di solventi a base di acqua e di acetone
La tela è stata poi smontata dal telaio e si è provveduto allo stiraggio dei bordi(foto 9) per consentire l’ applicazione di strisce di lungo i bordi perimetrali al fine di distendere la tela in modo uniforme e graduato. L’intervento è stato rivolto alla sutura delle lacerazioni che sono state trattate con resina termoplastica e tessuto di rinforzo. il consolidamento generale è stato ottenuto con resina termoplastica diluita e stesa a pennello. Montata la tela sul telaio originale che è stato rinforzato , sono stati eseguiti piccoli ritocchi sulle lacune e stesa la vernice protettiva.
La morte di Anita Garibaldi
Si è provveduto alla realizzazione dei campioni di pulitura con tensioattivo. Rimozione del tensioattivo. La tela è stata poi smontata e pulita da tergo in modo meccanico, con il bisturi. Sono state applicate strisce di rinforzo lungo il bordo perimetrale che hanno consentito di tendere la tela su nuovo telaio. Dopo il montaggio della tela sul nuovo telaio , l’opera è stata verniciata stuccatura L’integrazione pittorica è stata eseguita ad acquerello. Vernice protettiva finale., Il restauro ha avuto lo scopo di conferire una migliore leggibilità all'opera e di garantirne una corretta conservazione nel tempo.
L'opera è stata, pertanto, smontata dal suo telaio originale, pulita dalle incrostazioni e dagli aloni presenti sulla superficie e rinforzata grazie all'applicazione di un supporto in carta giapponese. Infine, la tempera è stata sistemata all'interno di un passe-partout realizzato con cartone idoneo alla conservazione dei materiali cartacei a sua volta montato all'interno di una cornice provvista di vetro anti U.V. per consentire una corretta esposizione del manufatto.
FASI DEL RESTAURO:
Spolveratura del recto con pennelli a setola morbida
Smontaggio a secco dal telaio con bisturi e spatole
Rimozione a secco dal verso dei residui di legno del telaio
Pulitura selettiva delle incrostazioni presenti sul recto con acqua demineralizzata e Metilcellulosa (Tylose MH300P al 1,5%)
Spolveratura del verso con pennelli a setola morbida e con microaspiratore Pulitura a secco del verso con gomme e bisturi
Rimozione via umida delle toppe presenti sul verso e del loro collante Rimozione del cartellino con numero di catalogo presente sul verso Rimozione a secco dei depositi superficiali presenti sul recto
Fissaggio della pellicola pittorica con fu-nori (collante vegetale giapponese) disciolto in acqua 1:10 e steso a pennello tramite una velina giapponese
Prima spianatura ottenuta per capillarità con gore-tex
Giunzione degli strappi con veline giapponesi (gr 17), collante metilcellulosa (Tjlose MH300P al 4%)
Preparazione di un supporto in carta giapponese, con "finestre" per lasciare a vista le scritte presenti sul verso
Spianatura tramite leggera umidificazione e tiraggio ottenuto con carta gommata su pannello, Integrazione delle lacune dal recto con carte giapponesi (gr 37) collante metilcellulosa (Tjlose MH300P al 4%)
Integrazione cromatica degli strappi e attenuazione delle gore con pastelli (pigmento e gomma arabica - Rexel Derwent pastel pencil)
Integrazione cromatica delle lacune con acquerelli (schmincke)
Montaggio dell'opera su un passe-partout in cartone Museo per la conservazione tramite brachette in carta giapponese, collante metilcellulosa (Tjlose MH300P al 4%) Fornitura di vetro anti U.V. delle stesse dimensioni del passe-partout Scelta della cornice del montaggio finale, fornita dal Museo del Risorgimento.