ferro/ battitura,
velluto (?),
ottone
Misure piedistallo: altezza 72//larghezza 40
sec. XX (1900 - 1949)
La caveja è il simbolo della Romagna, ereditato dal mondo contadino: essa, infatti, aveva in passato la funzione di bloccare il giogo portato dai buoi, allo scopo di evitare al timone dell'aratro o del carro di slittare in caso di rallentamento improvviso degli animali. Gli anelli presenti in cima, inoltre, urtandosi durante il procedere del carro, emettevano allegri suoni argentini assai caratteristici; durante il periodo della Settimana Santa però, come avveniva del resto per le campane delle chiese, gli anelli venivano legati in modo da limitarne il rumore.
La caveja aveva inoltre assunto nel tempo anche una funzione quasi magica e propiziatoria: veniva utilizzata in rituali specifici, ad esempio, per riconoscere il sesso dei nascituri, per scongiurare l’arrivo di un temporale, per proteggere il raccolto, per liberare chi fosse colpito da una fattura.
L'asta era sormontata da fregi elaborati artisticamente, di varie fogge e dimensioni, da cui potevano pendere da 2 a 6 anelli; i simboli più diffusi per decorare la pagella erano il Gallo, la Mezzaluna, il Sole, l’Aquila e alcuni simboli cristiani, come la Croce e la Colomba (in questo caso la distanza dall'oggetto non ha reso possibile l'dentificazione precisa dei simboli che decorano l'apice della caveja).