Museo Arcivescovile
Piazza Arcivescovado, 1
Ravenna
marmo greco
sarcofagi
ambito tardo-romano
sec. V d.C. (425 - 449)
cm 60 (a) 77 (la) 8 (s)
Il frammento costituisce la metà superiore destra di un sarcofago, che doveva essere diviso, nella fronte, in due registri sovrapposti. Al centro doveva esservi un grande disco o clipeo in cui spiccava una grande croce greca, di cui oggi resta solo il braccio trasversale destro con estremità patente. Sopra al disco, si vede la parte anteriore dell'agnello mistico e sopra la sua testa spicca una piccola croce, che interrompe l'incorniciatura superiore della cassa del sarcofago, decorata da foglie disposte orizzontalmente entro due listelli lisci. Secondo una ricostruzione grafica proposta dal Bartoccini e del tutto accettabile, a destra e a sinistra, in alto e in basso, rispetto al clipeo centrale, e divisi da 2 listelli orizzontali vi erano 3 agnelli diretti verso il centro, per un numero complessivo di 12, in riferimento ai 12 apostoli. Attualmente restano solo i due agnelli sopra il listello divisorio dei due registri della metà destra. Gli agnelli procedono verso sinistra ed il loro vello è reso con squame amigdaloidi, mentre il collo è solcato da rughe. La struttura dei loro corpi è piuttosto bassa e allungata, ed hanno, inoltre, zampe tozze ed una lunga coda ricurva.

Il frammneto fu rinvenuto dal Bartoccini nel 1930 durante i lavori di demolizione della chiesa di S. Girolamo, antistante la cattedrale. La struttura compositiva della fronte di questo sarcofago, caratterizzata dalle due zone sovrapposte, è piuttosto insolita per Ravenna, come pure inconsueta è la rappresentazione dell'intero collegio apostolico sotto forma di agnelli; generalmente ridotti a 2, personificanti gli apostoli Pietro e Paolo, nelle fronti degli altri sarcofagi simbolici ravennati. Un esemplare frammentario dello stesso genere si conserva nel museo nazionale di Ravenna, proveniente da casa Scagnardi. Alcune differenze stilistiche escludono che si possa trattare dello stesso sarcofago.

Il Bartoccini, inoltre, sempre nella stessa occasione, rinvenne una testa di agnello, che ritenne dovere appartenere ad una delle 3 figure di agnelli del registro destro inferiore.