Civica Pinacoteca Il Guercino
Via G. Matteotti, 16
Cento (FE)
Sabatini Lorenzo detto Lorenzino da Bologna
1530 ca./ 1576
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 110 (la) 150 (a)
sec. XVI (1570 - 1580)
n. 0103
La tela riproduce una sacra conversazione fra tre santi disposti in una composizione piramidale: al centro seduto in cattedra, è S. Antonio Abate, riconoscibile per la lettera tau sul piviale e per i consueti attributi del porcellino, del fuoco e del campanello, collocati ai suoi piedi.
Come rara licenza iconografica è da intendersi la raffigurazione del santo in abito vescovile con mitra e pastorale: Antonio infatti non fu mai vescovo ed indossa di consueto un saio monastico. 
Alla sua sinistra è S. Agostino, mentre problematica è l'identificazione del terzo, santo guerriero o santo monaco, oppure S. Paolo.
Due circostanze fanno sospettare che si tratti di un santo agostiniano: il saio nero e forse l'antica collocazione in una chiesa centese di S. Antonio Abate dei Padri Agostiniani, ma non esistono dati accertati.
A questo punto si giunge a fare il nome di S. Guglielmo d'Aquitania che è accompagnato dai sui elementi iconografici: l'elmo,  la corona,che trova facile spiegazione per in rapporto al titolo di duca, come la spada, riferibile alla sua vita errabonda e di guerriero.


Prima dell'arrivo dell'opera in Pinacoteca non esistono notizie riguardanti la sua collocazione e la sua paternità.
Al suo arrivo in Pinacoteca è stato catalogato come di "manierista bolognese tibaldesco prossimo al Sabatini", quest'ultimo, infatti, aveva affrescato in maniera assai simile, Girolamo e Gregorio Magno, in San Giacomo Maggiore a Bologna.
L'opera, quindi, potrebbe appartenere alla mano di un allievo di bottega, fra i quali si fatto il nome di Felice Pasqualini.