Notizie storico-critiche:
reperti di rinvenimento recentissimo, ancora in corso di studio; appartengono all'epoca etrusca, e sono da riferirsi ad un contesto tombale ampio per quantità di oggetti e estremamente rilevante per la loro particolarità.
Stato di conservazione:
lo stato dei reperti non è uniforme; i bronzi fusi sono meglio conservati; la superficie è ricoperta da prodotti di corrosione del rame, che in alcuni casi sono abbastanza spessi, mentre altrove hanno creato una crosta sottile di carbonati basici misti a terra di scavo. La terra è in massima parte argillosa, ma in alcuni punti è presente calcare.
I reperti in lamina sono peggio conservati; le lamine probabilmente pertinenti a dischi (falere?) sono fortemente incrostate e in vari casi deformate; i frammenti mostrano fratture quasi sempre vecchie. L'elmo crestato è in numerosissimi frammenti, e una parte di esso è stato rimosso dal terreno di scavo con l'ausilio di una garzatura provvisoria, che ha permesso di mantenere in connessione alcune parti. Sono poi presenti diverse centinaia di frammenti non in connessione, di varie dimensioni.
In numerosi frammenti di diversi reperti si notano tracce più o meno evidenti di prodotti di corrosione del ferro.
si tratta di numerosi reperti in lamina bronzea, suddivisibili in tre gruppi: lamine di bronzo probabilmente appartenenti a falere (numerosi frammenti, deformati e appartenenti a diversi oggetti), morsi di cavallo (frammenti pertinenti a due coppie di morsi di diversa tipologia), asce ad alette ed elmo crestato (entrambi decorati a sbalzo con cerchielli e puntini)
Descrizione dell'intervento:
LAMINE,FALERE, MORSI,PETTORALI, ASCE
-pulizia meccanica con bisturi al microscopio
-spazzolatura dei frammenti al micromotore
-trattamento per immersione
-bagni desalinizzanti fino a stabilizzazione della conducibilità dell'acqua
-incollaggi con resina epossidica
-trattamento con BTA in alcool al 3% per immersione prolungata, e una protezione con paraloid al 3% in acetone, per immersione rapida
ELMO CRESTATO
-smontaggio dei frammenti garzati
-ricerca degli attacchi
-ricomposizione in piano dei frammenti di cresta, ricomposizione su supporti provvisori di plastica e di polistirolo per la calotta
-pulizia con bisturi al microscopio
-spazzolatura al micromotore.
-incollaggio con resina epossidica.
-infiltrazioni di resina rinforzate con tela di vetro per assicurarne la stabilità, nella cavità presente è stato inserito un perno in fibra di vetro.
-integrazioni con la medesima resina.
L'oggetto è stato trattato con BTA al 3% in alcool e protetto con paraloid al 3% in acetone, stesi a pennello.
L'elmo è stato ricomposto in parte con integrazioni statiche; la calotta è stata unita alla cresta e ad uno degli speroni, mentre l'altro sperone e un'ampia porzione di calotta non hanno un attacco. Le varie porzioni sono state assemblate su di un supporto in plexiglas e policarbonato, costituito da una base ellittica, da un cilindro di appoggio centrale e da una lastra di policarbonato messa verticalmente. Sul cilindro è stata posizionata la calotta ed è stato inserito il perno in fibra di vetro fissato alla cresta; sulla lastra di policarbonato sono stati fissati uno degli speroni e la porzione di calotta.