Collezione Alfredo Brandolini
Aves
Charadriiformes
Scolopacidae
cm 13 (a) 7 (la) 20 (lu)
n. 60
Dono di Tonino Ronchi

“Scarso in primavera e raro nell’autunno. Arriva in aprile, ma qualcuno anticipa: 3 marzo 1913, 7 marzo 1928, 7 marzo 1930, 7 marzo 1936, 11 marzo 1938. La presenza più ritardata l’ho notata a Mandriole il 3 novembre 1939. Due o tre volte ho sentito il “cru-cur” che emette e che è ricordato dal Savi. Il 9 maggio 1950 ho potuto constatare che il suo becco diventa completamente giallo nel periodo degli amori: il Temminck nel suo ‘Manuale d’ornitologia’ mette in rilievo questo particolare.
A proposito del ‘cru-cur’ il Savi nell’Ornitologia toscana scrive: “il nome Croccolone gli è stato dato a causa del grido che manda prendendo il volo”; ma il Martorelli, negli ‘Uccelli d’Italia’, dice: “Non mi avvenne mai di sentire quel particolare grido del quale parla il Savi e che avrebbe dato origine al nome di Croccolone. Io dubito anzi che questo nome abbia un’origine assai diversa e possa essere un’alterazione volgare nella parola “coccolone”, come quello che sta molto volentieri accoccolato e non si leva se non è costretto. Neppure in altri autori ho trovato cenno di questo particolare suono, ma solo di quello sommesso e singolare che produce col becco in primavera.
Dunque il Brandolini avrebbe risolto la questione a favore del Savi e pertanto, escludendo l’etimologia sull’origine del nome, si dovrebbe concludere che il Croccolone può emettere si quel particolare suono gutturale nel prendere il volo, ma ciò lo farebbe solo eccezionalmente: ed è quello che si legge nel ‘The Handbook of British birds’ di Witherby, Jourdain, Ticehurst, Tucker.
In quanto al becco che diventa colorato nel periodo degli amori, si può osservare che nella tavola del ‘Manuel d’ornithologie’ il Temminck gli da un colore non giallo, ma rosso-arancio: infatti sempre lo stesso Temminck nel testo scrive: “bec rougeatre, brun a la pointe”, cioè becco rossastro con punta scura.”
Cit. ‘Gli uccelli del museo Brandolini’ – Azelio Ortali – pag. 42-43