Collezione Alfredo Brandolini
Mammalia
Carnivora
Mustelidae
cm 33 (a) 19 (la) 90 (lu)
n. M4
“Può arrivare alla lunghezza di m. 1,40 e può variare molto di peso, da Kg. 6 a Kg. 15. Poco dice Francesco Giannini nella sua “Istoria delle pinete ravennati”: “Qualche Lontra talor si vede in riva delle nostre valli e de’ paduli”. Bene precisa lo Zangheri nella sua “Storia di Forlì nei suoi aspetti naturali”: “La Lontra in passato non era del tutto scarsa nelle aree vallive della bassa Romagna, mentre ora, dopo le bonifiche, è diventata assai rara lungo i corsi d’acqua, che però risale fino alla collina o più su ancora e fu catturata a Galeata e S. Sofia.”
La Lontra, alla quale si è sempre data una inconcepibile caccia nonostante la sua indole vivace e simpatica, se si è salvata finora e se è riuscita a sopravvivere con qualche esemplare nelle nostre valli, ciò si deve solo alla sua abitudine di uscire dal nascondiglio in cerca di cibo quasi esclusivamente di notte. Posso elencare due catture:
1) Avvenuta a Primaro, nella zona della riserva Mangelli, il 10 agosto 1953. Fu scovata dal capocaccia per mezzo di un badile dopo aver scoperto il suo giaciglio seguendo le impronte. Pesava kg. 7,50. Fa parte della mia raccolta;
2) Avvenuta nel Fossatone, dentro pineta, il 16 febbraio 1956, per opera di una guardia forestale che vide le impronte sulla neve e le fece la “posta”. Credo pesasse sui Kg. 10. E’ questa del museo Brandolini.
Cit. ‘Gli uccelli del museo Brandolini’ – Azelio Ortali – pag. 317-318