Museo Civico di Modena
Largo Porta S.Agostino, 337
Modena (MO)
Joli Antonio
1700 ca./ 1777
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 95 (la) 118 (a)
sec. XVIII (1725 - 1725)
n. 74
La firma, che consente di assegnare il presente dipinto (e quello di cui alla scheda nctn 00000074b) allo scenografo e vedutista Antonio Joli, ne fa un prezioso documento per la ricostruzione dell’attività di questo artista anteriore al viaggio che, tra il 1746 e il 1754, lo portò dapprima a Londra e poi a Parigi e a Madrid, per poi concludersi a Napoli, dove egli risiederà dal 1755 fino alla morte. Il referto delle fonti che lo dicevano allievo dapprima in patria di Raffaele Rinaldi detto il Menia e poi di Panini a Roma (TIRABOSCHI 1786, pp. 229-230) trova conferma nell’impianto scenografico e nel gusto teatrale che improntano le due tele. In proposito Fiorella Frisoni (1980 e 1986) ha ritenuto di poterne datare l’esecuzione subito dopo il rientro dell’artista dal soggiorno romano (1725), che lo aveva messo in contatto con Panini. Tale esperienza, di cui potrebbe rappresentare un’eco anche il Campidoglio effigiato nel fondo dell’Incendio di Troia, non doveva risultare in contraddizione con le premesse emiliane del linguaggio di Joli, di cui sono spia taluni elementi come la veduta per angolo di matrice bibienesca, l’uso della colonna libera cara ad Ambrogio Mazenta, le annotazioni di scenotecnica, come il ‘diroccamento’ a vista, e la resa spiritata, alla Bigari, delle figurine. Una seconda versione, assai variata, del Sansone che abbatte il tempio (olio su tela; cm 97 x 73) è riemersa di recente sul mercato antiquario (BENATI, in Percorsi nell’arte ... 2002, pp. 86-88 n. 16) e ha consentito di accrescere ulteriormente le nostre conoscenze sulla più antica fase del pittore.