FONTE
FONTE
AutoreAnonimo
Titolo operaIn narratione de impp. domus Valentinianae et Theodosianae
Annometà V sec. d.C.?
Periodoetà dei teodosidi
EpocaTarda Antichità
Noteed.: T. Mommsen (ed.), Chronica minora saec. IV, V, VI, VII, vol. 1, Berlin 1892 (rist. anast. Muenchen 1981), pp. 615-666 (= Chronica Gallica).
PASSO
Localizzazione6
Testo originaleHonorius regnavit annis XXXII, duodecim cum fratre et post fratris excessum XX, cum Theodosium Arcadi fratris sui filium consortem Orientalis haberet imperii. Multa in huius principatu gravia rei publicae vulnera contigerunt, sed illud acerbissimum fuit, quod urbs Roma per Alaricum Gothorum regem capta atque subversa est. Soror imperatoris Augusta Placidia primum captiva, deinde uxor regis quidem sed barbari statum temporum decolorat. Galliae Hispaniaeque a barbaris nationibus Wandalis Suebis Alanis excisae funditusque deletae sunt. Brittaniae Romano nomini in perpetuum sublatae. Idem tamen princeps cum adversum externos hostes nihil umquam prospere gesserit, ad excidia tyrannorum felicissimus fuit. Quorum plurimos , id est Constantinum eum filiis, Iovinum cum Sebastiano fratre, Attalum Gothorum viribus fultum, Maximum Hispaniae purpuratum aliosque nonnullos superavit cepit extinxit. Deinde rebus ultra ex voto cedentibus Constantinum ter consulem et patricium sororis suae Augustae Placidiae secundum maritum consortem adsumpsit imperii. Quo brevi tempore extincto ipse quoque non diu adfini superstes apud Ravennam morbo aquae intercutis est peremptus. Eximii in doctrina catholica his temporibus viri fuerunt Hieronymus presbyter et Augustinus episcopus vel Paulinus Nolanus episcopus. Quorum quanta admiratio ingenii doctrinaeque fuerit, condita ab his innumerabilium voluminum monumenta declarant.
TraduzioneOnorio ha regnato per trentadue anni, dodici col fratello e, dopo la morte del fratello, ebbe il comando supremo per altri venti con Teodosio, figlio di suo fratello Arcadio, come collega Orientale. Durante il suo principato molti gravi ferite colpirono lo stato, ma fu immaturo soprattutto in quel frangente, quando la città di Roma fu conquistata e saccheggiata da Alarico re dei Goti. La sorella dell’Imperatore, l’augusta Placidia, dapprima fu presa prigioniera, poi moglie di un re, certo, ma scolorisce coi barbari la condizione dei tempi. Le Gallie e le Spagne dalle nazioni barbariche dei Vandali, dei Svevi, degli Alani sono state separate e cancellate dalle fondamenta; la Britannia in perpetuo sottratta al nome Romano. Tuttavia quel principe, mentre contro i nemici esterni non agì mai con successo, fu particolarmente fortunato nella distruzione degli usurpatori. Di questi la maggior parte, cioè Costantino col figlio, Giovino col fratello Sebastiano, Attalo sostenuto dalle forze Gote, Massimo proclamato imperatore in Spagna e tutti i parecchi altri sconfisse, catturò, spense. Poi, superate queste avversità, cedendo alle preghiere di sua sorella l’augusta Placidia, assunse come collega nel comando supremo il di lei secondo marito, il tre volte console e patrizio Costantino [in realtà Costanzo]. Si spense dopo breve tempo; anche lo stesso Onorio non sopravvisse a lungo al parente e morì colpito dal morbo dell’acqua presso Ravenna. Uomini distinti nella dottrina cattolica in quei tempi furono il sacerdote Geronimo, il vescovo Agostino e il vescovo di Nola Paolino. Di questi fu enorme l’ammirazione dell’ingegno e della sapienza, come proclamano le testimonianze fondate sui loro innumerevoli volumi.
NoteRegno di Onorio: 393-423 d.C., prima cooptato dal padre Teodosio I, poi dal 395 sotto reggenti, poi solo titolare dal 399/400.
COMPILAZIONE
COMPILAZIONE
Data2011
NomeAssorati G.
AGGIORNAMENTO – REVISIONE
Data2021
NomeParisini S.

ultima modifica: 20/01/2021
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