loc. Classe
Ravenna
insediamento
area urbana
ambito culturale romano e bizantino
secc. I/ VIII d.C.
Il sito di Classe ha origine e grande potenziamento ad opera di Ottaviano Augusto, che per meglio difendere l'Adriatico e i mari del vicino Oriente, volle stanziare a Ravenna una flotta militare (in latino classis) composta di 250 navi, facendola divenire la principale base navale del Mediterraneo centrale. A questo scopo Ravenna venne dotata di un porto che sorse a circa 4 Km. a sud-est del centro urbano e il cui vasto bacino fu ricavato nella zona lagunare delimitata dalla più recente barra di dossi dunosi, che aveva iniziato a spostarsi dall'antico cordone litoraneo. Ottaviano Augusto volle che il grande porto militare fosse unito al ramo meridionale del Po attraverso un largo canale, denominata Fossa Augusta, parallelo alla linea di costa, che prima di giungere alla città forse si divideva in due rami: uno girava intorno alle mura, rafforzandone la difesa, mentre l'altro scorreva in mezzo alle abitazioni, agevolando così l'attività commerciale.



Lungo il canale portuale, nella zona corrispondente alla più antica linea di costa prese così a svilupparsi il sobborgo di Classe, ove in origine erano allogati principalmente i servizi collegati alla flotta imperiale, i magazzini, gli accampamenti militari, gli alloggi delle famiglie dei militari. Se inizialmente la zona di Classe appariva come un semplice succedersi di necropoli, di ville e di vari elementi strutturali collegati con le funzioni portuali, con l’andar del tempo, a partire soprattutto dall’età tardo-imperiale, il sito prese la configurazione di un vero e proprio abitato.

In età tardoromana e bizantina l’insediamento vide sorgere una serie di edifici monumentali e fu dotato di una cinta muraria, divenendo quella Civitas Classis che i mosaici di S. Apollinare Nuovo raffigurano. Uno sviluppo notevole Classe conobbe soprattutto in seguito al trasferimento a Ravenna della sede imperiale. A partire dal IV secolo e specialmente nel V-VI d.C. vennero infatti edificate importanti basiliche cristiane sia nell'area abitata (cattedrale petriana e basilica di S. Severo) sia nella zona extra muraria con le basiliche cimiteriali di S. Apollinare, S. Probo, S. Eufemia, S. Eleucadio, Chiesa della Ca’ Bianca-S. Demetrio.

Il sito deve ancora ricevere un’adeguata esplorazione commisurata alla sua estensione e stratificazione. Ancora molto esigue sono, ad esempio, le conoscenze sulla Classe di epoca romana, anche perché suoi edifici, obliterati dalle riedificazioni successive, giacciono a grande profondità a causa della subsidenza e degli apporti alluvionali post –medievali. Gli scavi in corso, trasversalmente alla città antica, hanno messo soprattutto in luce un’ampia porzione dell’impianto portuale tardo-romano, portando in vista strade, edifici produttivi e strutture funzionali del porto.

Molto più conosciute sono le necropoli, scaglionate lungo tutta la costa dalla zona della basilica di Sant'Apollinare in Classe fino a nord di Ravenna, in gran parte riferibili ai classiarii, ossia ai marinai della flotta.

Il progressivo interramento del porto, iniziato già in epoca tardoromana e bizantina e la diminuita importanza della città segnano il lento declino di Classe nel corso del VII e dell’VIII sec. quando, secondo le fonti, essa cessa tradizionalmente di esistere.