stadera per usi agricoli

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a doppia portata
Categoria: meccanica
ferro/ lavorazione a mano
cm 43.5 (a) 99 (l)
sec. XX
n. 759D
Asta in ferro tarata da 18 a 63,5 kg con divisione di 500 g per la portata minore e da 55 a 161 kg con divisione di 1 kg per la portata maggiore. Il braccio minore di forma piatta con estremità lanceolata ha i coltelli riportati in acciaio. Il braccio maggiore a sezione quadrata termina con una testa piatta quadrata in ferro che dovrebbe bloccare il romano, attualmente mancante. La stadera è sospesa mediante staffa, gancio ad occhiello e gancio ad uncino arricciato in ferro rifinito a mano. La merce è sospesa ad un gancio ad uncino in ferro lavorato a mano.

L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.

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