stadera contapezzi

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: composta con leva ausiliaria
Categoria: meccanica
Bizerba  1866/ attiva  costruttore
ferro martellato verniciato verde/ fusione, ferro/ lavorazione a macchina, alluminio/ martellatura/ verniciatura/ lavorazione a macchina, alluminio/ lavorazione a macchina, vetro/ lavorazione a macchina
cm 50 (a) 60 (la) 21 (p) l. giogo 57, dimensioni piatto 22x16x16, diametro piattelli 6
sec. XX
1950 - 1974
n. 690
Stadera contapezzi con portata di 2 kg composta da due aste in alluminio raccordate fra loro. L'asta principale, che funge da giogo, è di forma piatta traforata e poggia su una staffa in alluminio, con cuscinetto in agata e coltello in acciaio. Il braccio minore è in alluminio e termina con due masse di correzione di forma cilindrica in ferro scorrevoli su due viti, il braccio maggiore è in alluminio di forma rettangolare traforata e termina con un coltello riportato in ferro su cui poggia una staffa in alluminio che sorregge il piattello con rapporto 1:100, di forma circolare concava in alluminio. Il giogo è raccordato ad un'asta secondaria mediante due staffe in alluminio unite fra loro da un gancio a C in ferro. Il fulcro dell'asta principale è riparato da una copertina in ferro ed ulteriormente da un carter in alluminio martellato verniciato color verde che si avvita alla colonna e ne costituisce l'estremità superiore. L'asta secondaria, in alluminio di forma piatta rastremata verso l'estremità, è traforata e termina con un coltello riportato in ferro su cui poggia una staffa in alluminio che sorregge il piattello con rapporto 1:10, di forma circolare concava in alluminio. Su questa asta è riportato un secondo coltello in ferro con staffa, che, con un gancio ad uncino arrotondato e maniglione in ferro, sospende il piatto di dimensioni maggiori, in alluminio di forma ovale concava. La stadera è sostenuta da una colonna in alluminio martellato verniciato di verde alla cui base è ricavata una grossa finestra rettangolare, riparata da un vetro, dalla quale si vede l'indice in alluminio verniciato color rosso, a forma di ago ritorto rivolto verso il basso, che scorre su una scala graduata priva di cifre e con i segni + e -. Alla colonna è avvitato un braccio orizzontale in alluminio martellato e verniciato verde al quale è avvitata una staffa in ferro sulla quale è riportato il coltello che funge da fulcro per l'asta secondaria; su questo braccio è posto il blocco/sblocco del giogo, costituito da una levetta in alluminio che fa ruotare un dispositivo in alluminio a forma di H che quando è in posizione orizzontale permette all'asta di oscillare, quando è in posizione verticale ne impedisce le oscillazioni. La colonna è a sua volta avvitata ad una base in ferro martellato e verniciato color verde, di forma rettangolare con incavo centrale, sorretta da quattro piedini a vite calante in alluminio. Sulla base, ai piedi della colonna, c'è una bolla di livello in alluminio per verificare l'orizzontalità.

Nelle ferramenta le contapezzi compaiono nella metà del XX secolo per velocizzare le operazioni di conto di pezzi di piccole dimensione realizzati in serie che venivano venduti a numero anzichè a peso come viti, bulloni, borchiette. Prima di tale data non esistevano strumenti che facilitassero questa pratica. La ditta Bizerba, così chiamata dall'acronimo fra il cognome del fondatore Andreas Bizer e la sillaba iniziale del nome della città di Balingen in cui aveva sede, viene fondata nel 1866. La ditta viene poi ceduta al genero Wilhelm Kraut diventando, negli anni '20, la più importante azienda che costruisce bilance in Germania. È tuttora in attività.



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