Il Santuario di Santa Maria della Vita
Nicolò dell'Arca, Compianto su Cristo morto (1463): Maria di Cleofa
Nicolò dell'Arca, Compianto su Cristo morto (1463): Maria Maddalena e San Giovanni Evangelista
Nicolò dell'Arca, Compianto su Cristo morto (1463)
L’altare maggiore disegnato da A. Venturoli e realizzato in pregiati marmi policromi.
Giovan Battista Bertusio, La Morte del Beato Riniero (1628 ca.) - a sinistra dell'altare maggiore
Gaetano Gandolfi, Coriolano e la madre
Una delle quattro monumentali statue in gesso, raffiguranti le Sibille, realizzate da Luigi Acquisti a ornamento dei i pennacchi della cupola, dietro incarico della Confraternita, nel 1787.
Vista della cupola della chiesa
Bologna

Santa Maria della Vita

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Storia dell'edificio
Complesso di Santa Maria della Vita
via Clavature, 8 –10
Bologna (BO)
Tel: 051 230260
Affidato alla gestione della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna dal 2006, il complesso monumentale di Santa Maria della Vita fa parte del percorso artistico, culturale e museale denominato “Genus Bononiae - Musei nella Città”, progetto della stessa Fondazione bancaria che nasce per meglio descrivere e comprendere il genus, la stirpe dei Bolognesi, integrandosi nella struttura istituzionale esistente attraverso collegamenti con gli altri musei, pinacoteche, realtà culturali, economiche e sociali della città.
La chiesa, con la cupola disegnata dal Bibiena, è il più importante esemplare di Barocco bolognese; al suo interno custodisce il famoso Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell'Arca, quell' “urlo di pietra”, come lo ha definito Gabriele D'Annunzio, che tanto ha influenzato la storia della cultura italiana. Il gruppo scultoreo è composto da sette figure policrome in terracotta a grandezza naturale ed è stato commissionata dalla Confraternita a Nicolò d'Apulia, detto dell'Arca - perché autore dell'arca sepolcrale di San Domenico nell'omonima chiesa bolognese - nel 1463.
Accanto alla chiesa l'Oratorio, in cui è possibile ammirare il gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, e il Museo della Sanità, che conserva testimonianza dell'Ospedale che a partire dal XIII secolo ha costituito insieme ad una cappella il nucleo originario del complesso, voluto dai frati flagellanti.

The Santa Maria della Vita monumental complex has been run by the Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna since 2006. It is part of the artistic, cultural, and museum route known as “Genus Bononiae – Museums in the City”, a project of the Fondazione that aims to better describe and understand the Bolognese people, by integrating with the existing institutional structure through links with other museums, art galleries, and the city’s cultural, economic, and social institutions. The church, whose dome was designed by Bibiena, is the leading example of Bolognese Baroque architecture. It houses Niccolò dell’Arca’s celebrated Lamentation of Christ, that “cry set in stone”, as Gabriele D’Annunzio defined it, which so influenced the history of Italian culture. The sculpture comprises seven life-size polychrome terracotta figures, and was commissioned in 1463 by the Confraternity to Niccolò d'Apulia, known as Niccolò dell'Arca because he was the author of the sepulchral arch of San Domenico in the Bologna church by the same name. The Oratorium, which is adjacent to the church, features Alfonso Lombardi’s group of sculptures known as The Transit of the Virgin, and the Museum of the Hospital, which preserves evidence of the hospital which, along with a chapel and starting in the 13th century, made up the original nucleus of the complex built by the flagellant monks.


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