Pinacoteca Civica "Graziano Campanini"
Via Rizzoli, 2
Pieve di Cento (BO)
ambito emiliano
Altra Attribuzione: Ambito di Cavedoni Giacomo (Ragghianti 1942)
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 167,5 (la) 251 (a)
sec. XVII (1625 - 1675)
n. 3607
Le figure sono disposte in maniera simmetrica: in alto al centro la Trinità, ai cui lati sono posti la Vergine e San Giuseppe. In basso a sinistra San Marco e San Francesco, mentre a destra San Filippo, Sant'Antonio Abate e San Giuseppe. Sullo sfondo uno scorcio di paesaggio romano con il tempietto di San Pietro in Montecitorio del Bramante ed un altro edificio classico.

La tela rivela un'esecuzione curata e ricca di dettagli, tanto che s'è accennato ad un'attribuzione a Giacomo Cavedoni per la rapidità tecnica e la scioltezza cromatica evidenziate nella testa di Sant'Antonio Abate, uno dei pochi particolari rimasto intatto dopo i danneggiamenti (Ragghianti 1942). Sicuramente bisogna ricercare l'artista tra gli allievi dell'accademia dei Carracci.

Verso il 1831 l'opera fu ceduta a Biagio Bonora come riconoscimento per i servizi prestati nella Collegiata di Santa Maria Maggiore. Rimase in suo possesso per quattordici anni finché non avviò le pratiche di vendita tramite il restauratore Giovanni Rizzoli dopo che quest'ultimo la restaurò e la fornì di cornice. L'arcivescovado di Bologna riuscì ad evitare la vendita e restituì l'opera nelle mani del parroco (Rossoni E.).