Isolato San Rocco
piazza della Vittoria
Reggio Emilia (RE)

Vietti Luigi (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
“Progetto di grande trasformazione urbana attuato nel Dopoguerra, il nuovo isolato San Rocco nasce sulle indicazioni del Piano di risanamento del centro storico (1933-1938), ad opera di Vaccaro e Artoni; questo prevede la demolizione di un intero isolato storico comprendente la chiesa di San Rocco, edifici di proprietà del Seminario vescovile diocesano e i portici della Trinità che si affacciano su piazza della Vittoria e piazza Cavour. Il proposito è la creazione di edifici di importante valenza pubblica, tra cui il palazzo del Governo, la sede del Consiglio provinciale delle corporazioni e la Prefettura; un progetto del quale viene inizialmente incaricato Luigi Moretti. Nel Dopoguerra, abbandonata la precedente impostazione, la sostituzione dell’isolato storico viene ripensata in funzione della collocazione di un grande complesso per negozi, uffici, abitazioni di pregio, oltre alla Borsa merci e un nuovo cinematografo.
La progettazione dell’intero complesso nel 1951 è affidata all’architetto milanese Luigi Vietti, progettista della LEMIC (Luigi ed Ettore Medioli Impresa di Costruzioni spa) di Parma, che acquista l’area e propone un volume fortemente compatto, di forma irregolare e esteso sull’intero lotto, suddiviso al suo interno in cinque blocchi attraverso passaggi trasversali e una galleria longitudinale parallela a piazza della Vittoria, con copertura in vetro-cemento. Le norme di Piano prevedono altezze, allineamenti e suddivisioni dell’area che vengono rispettate. Il progetto disegna fronti imponenti, con un porticato monumentale rivolto verso le due piazze, il quale riprende le geometrie e la partizione di facciata del teatro Municipale, riferendovisi anche per la cromia e l’allineamento dei portici. Il nuovo cinematografo viene collocato nel volume verso via San Rocco, con accesso dalla galleria centrale coperta. Prima dell’inizio dei lavori numerose sono le proposte alternative, da parte della Cooperativa Architetti e Ingegneri, di Franco Albini con Enea Manfredini, dell’architetto Cesare Donnini e dell’ingegnere Giuseppe Valli; in precedenza lo stesso Sorgato aveva formulato una proposta. Valli dà inizio ad un’animata campagna stampa contro la costruzione del nuovo isolato San Rocco, proponendo, come Albini, il mantenimento dei portici esistenti. La Cooperativa presenta un progetto simile, basato sul mantenimento del porticato d’angolo più antico e la sostituzione dell’altro con una nuova struttura alla medesima scala, in modo da stabilirne una continuità; alle spalle di questo, propone una serie di alte volumetrie, orientate in direzione nord-sud, in modo tale da non creare corti chiuse e non contrastare con i teatri posti sulla piazza. A seguito di una consultazione ad inviti, il progetto di Vietti viene preferito e portato avanti stipulando una convenzione con l’impresa costruttrice, che dà inizio ai lavori. Il progetto viene suddiviso in tre stralci attuativi: il primo lotto prevede la realizzazione di residenze, uffici, attività commerciali; inoltre si dà inizio alla costruzione del volume che comprende il nuovo cinema con sala convegni e sala mostra al piano interrato, il cui progetto esecutivo viene affidato ad Artoni; il secondo lotto, costituito da appartamenti e negozi, è interamente realizzato da Vietti, mentre il terzo lotto, con la nuova Borsa Merci, la sede della Camera di Commercio, un garage interrato e altre residenze e negozi, è affidato nel 1953 alla Cooperativa Architetti e Ingegneri, seguendo le volumetrie previste dal progetto di Vietti.



fonte: Mibact - Architetture del secondo '900