Viale Farini 14
Ravenna (RA)
In giuria, il Presidente della Camera di Commercio di allora, il Presidente per eccellenza, Luciano Cavalcoli, aveva chiamato due architetti e professori universitari di fama internazionale: Giuseppe Vaccaro e Giovanni Michelucci (oltre al Soprintendente ai Monumenti Giovanni Bonomo). Vinse uno sconosciuto giovane architetto romano alla sua prima vera prova importante: Nino (Antonino) Manzone che nel 1953 aveva soli 29 anni.
Con la Camera di Commercio la città acquista la nota della modernità e come spesso avviene, soprattutto in ambienti rimasti chiusi alle innovazioni per storia secolare, come Ravenna, quell'edificio è, da parte di molti, considerato estraneo alla tradizione, all'edilizia, all'ambiente cittadino. Tuttavia, insieme al suo autore, a poco a poco vince le resistenze ed entrambi affermano la loro autorità culturale. Alla fine degli anni '80 Monti si occupa della ristrutturazione e ampliamento dell'edificio.