Borgata rurale San Romualdo
via Sant'Alberto, località San Romualdo
Ravenna (RA)
Giordani Pierluigi progetto
1924/ 2011



Notizie storiche: progetto e costruzione
Nell’immediato dopoguerra quasi la metà della popolazione italiana viveva esclusivamente di agricoltura. Lo Stato Italiano si occupò del mondo agricolo varando, nel 1950, la Riforma Agraria voluta dall’allora Governo De Gasperi. Furono così identificati otto distinti comprensori nella penisola nei quali vennero costituiti degli Enti con il compito di espropriare, trasformare e assegnare le terre ai contadini.

Nel comprensorio del Delta Padano furono coinvolti 28 comuni tra le provincie di Venezia, Rovigo, Ferrara e Ravenna. In questi territori si sono susseguite a partire dall’Ottocento opere di bonifica fino alla metà degli anni Sessanta del Novecento. I terreni bonificati venivano assegnati in base alla quantificazione di forza lavoro di ogni singola famiglia che, pagando annualmente un canone di riscatto, diventava proprietaria della terra che veniva lavorata nell’arco di trent’anni.

A partire dal 1953 ebbero inizio le prime realizzazioni, con la creazione di un vero e proprio tessuto urbano. Vennero costruiti dall’Ente case, strade, opere idrauliche e i Borghi rurali per garantire i servizi di prima necessità (chiesa, scuola elementare, asilo e circolo di ritrovo) relativi ad una popolazione variabile tra i 1000 e i 1500 abitanti.

La progettazione di alcuni di questi Borghi venne affidata a Pierluigi Giordani che tra il 1954 e il 1963 prese parte alla realizzazione di ben sette complessi: Santa Giustina, Cà Mello, Marchiona, San Romualdo, S. Apollinare, Oca e Corte Cascina. I borghi si svelano al visitatore attraverso un sapiente studio compositivo e alla marcata attenzione per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali.,
Il Borgo di San Romualdo, a due km dal centro di Ravenna, è sito lungo la provinciale per Sant'Alberto. Il borgo ha circa 2000 abitanti, insediati grazie ai fondi dell'Ente di Riforma a sostegno delle aree depresse della bassa ravennate. Protetto da una fascia di verde, è situato in una zona logisticamente ideale rispetto alle vie di collegamento. Il centro è articolato attorno alla piazza, intesa come cuore del borgo. Una serie di bassi edifici sono disposti attorno, e sono raggruppati secondo precisi temi funzionali: la chiesa con canonica e opere parrocchiali, l'asilo, la scuola elementare, un complesso sociale (ritrovi, uffici, ambulatori). In sede di progetto sono state previste piccole aree di espansione da destinarsi a privati (artigiani) e ad attività sportivi. Gli effetti cromatici dei materiali costruttivi (cotto, ceramica, cemento a vista,...) richiamano la tradizione architettonica ravennate.
La chiesa è ottagonale a pianta centrale. La fondazione del nuovo insediamento, infatti, si concentrai intorno a un edificio ispirato ai più noti esempi di architettura bizantina ravennate.