Parco Orti di via Degani
via Degani, via Borghetto
Piacenza (PC)

Scaravella Anna (progetto)
Hainess Olga (progetto)
Sesenna Claudio (progetto)
Spigaroli Marcello (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Il Parco Orti di via Degani a Piacenza è un vero unicum nelle città italiane sia per la lunga tradizione che lo lega alla città sia per la lungimirante iniziativa del Comune, che ha deciso di conservare questa area a verde, fin dal Rinascimento destinata a orti, dando la possibilità ai cittadini di coltivarsi il proprio.Il progetto, terminato nel 2003, è stato affidato alla paesaggista Anna Scaravella e agli architetti Olga Hainess, Claudio Sesenna e Marcello Spigaroli.
Dopo il consolidamento del vecchio muro di mattoni lungo via Degani e la ricostruzione di un muro di recinzione, sempre in cotto, con un secondo accesso al giardino, dal lato opposto rispetto a quello da via Borghetto, l’area verde, di 7000 mq, è stata suddivisa in due parti, una, di 2000 mq, destinata agli orti e una, di 5000 mq, al giardino pubblico, quest’ultimo percorso da un sentiero curvilineo che collega i due ingressi e che permette l’accesso alle diverse zone dell’area.

Il parco pubblico, dotato anche di uno spazio-gioco per i bambini, prevede una grande superficie a tappeto verde con la messa a dimora di alberi secondo geometrie che rimandano ai tipici frutteti degli orti urbani rinascimentali. Lungo il muro settentrionale di confine sono state disposte, con andamento libero, macchie autoctone di vegetazione arborea e arbustiva che formano così una quinta boscosa. La parte a orto è separata dall’area pubblica da due camminamenti ortogonali costruiti in corrispondenza dei due vecchi rivi urbani che in passato permettevano l’irrigazione.

I viali sono ombreggiati da pergolati coperti da rampicanti che hanno anche la funzione di separare formalmente la parte pubblica da quella ortiva, senza per questo creare delle barriere visive o architettoniche. Gli orti e tutta la parte formale del giardino sono stati progettati secondo le linee di una griglia ideale avente come unità di misura l’antico trabucco piacentino. Le pavimentazioni e la disposizione degli alberi secondo i multipli e i sottomultipli del trabucco, che misura 281,74 centimetri, recuperando e sottolineando il valore di una tradizione che si andava perdendo.
La zona dell’orto è stata divisa in venticinque appezzamenti dalle dimensioni medie di 80 mq l’uno, assegnati dal Comune agli interessati e coltivati secondo i gusti personali. Sono stati pero inseriti tra le prose, alberi da frutto, disposti secondo la griglia base, e lungo il muro orientale di confine, al riparo dal gelo, un’aiuola di erbe aromatiche arricchita da altri alberi da frutto.

Alberi: Acer campestre, Carpinus betulus, Cercis siliquastrum ‘Album’, Clerodendrum trichotomum, Ficus carica ‘Brogiotto Nero’ e’Dottato’, Fraxinus excelsior, Fraxinus ornus, Malus domestica ‘Annurca’, ‘Golden Delicious, ‘Renetta del Canada’, Morus platanifolia ‘Kagayamae’, Prunus armeniaca ‘Bulida e ‘Reale D’Imola’, Prunus avium ‘Bigarreau Moreau’, ‘Durone di Cesena’, ‘Durone Nero di Vignola’, ‘Plena’, Prunus x domestica ‘Morettini 355’, ‘Regina Claudia’, ‘Stanley’, Pyrus calleryana ‘Chanticleer’, Pyrus communis ‘Abate Fétel’, ‘Conference’, ‘Decana del Comizio’, Quercus robur, Sophora japonica, Tilia cordata, Ziziphus jujuba. Arbusti: Buxus sempervirens,Chimonanthus praecox, Corylus avellana, Hibiscus syriacus ‘Rosea Plena’, Laurus nobilis, Philadelphus ‘Belle Etoile’, rosa ‘Bonica’, ‘Felicia, ‘Penelope’, Rosmarinus officinalis, Spiraea thunbergii, Syringa x persica ‘Laciniat’, Viburnum x burkwoodii, Viburnum opulus ‘Sterile, Viburnum tinus e V.t. ‘Eve Price’. Rampicanti: Lonicera x heckrottii e le rose ‘Albéric Barbier’, ‘Clair Matin’, ‘Pierre de Rosard’, Rosa banksiae ‘Lutea’.
Perenni: Acanthus mollis, Vinca minor, aromatiche.