Restauro del Teatro comunale Verdi, scala di sicurezza
piazza Verdi 10
Busseto (PR)
Notizie storiche: progetto e costruzione
Risale al 1845 la proposta di edificare a Busseto un nuovo teatro in sostituzione di quello già esistente nella rocca. Il progetto è affidato all'architetto Pier Luigi Montecchini di Parma, è ratificato dal Consiglio Comunale il 18 giugno 1857, l'esecuzione viene affidata all'impresa del bussetano Girolamo Sivelli, a Giuseppe Carletti di Parma sono affidate le parti intagliate, a Pietro Vasini e Germano Anfossi le dorature, al pittore Ferdinando Accarini di Busseto le scene e tutto quello che si riferisce al palcoscenico, l'illuminazione ad una ditta milanese e a Gaetano Mastellari di Parma il meccanismo del palcoscenico.
La decorazione pittorica è affidata ai due insigni artisti bussetani Gerolamo Gelati, sostituito poi dai pittori parmensi Giuseppe Baisi e Alessandro Malpeli, e Gioacchino Levi. Quest’ultimo, cui viene dato incarico di dipingere la volta della sala, raffigurerà in quattro grandi medaglioni altrettante splendide figure allegoriche che rappresentano la Commedia, la Tragedia, il Melodramma e il Dramma romantico.
Con le rappresentazioni di Rigoletto e Il ballo in maschera, il 15 agosto 1868, avviene l'inaugurazione.
Il teatro fu realizzato attraverso lo sventramento di una parte della Rocca medievale dei Pallavicino e comportò anche una ricostruzione e un vistoso adattamento in stile neomedievale (assai in voga in quel tempo) dell'esterno. Confrontando lo stato attuale del teatro con le descrizioni dei cronisti dell'epoca notiamo che l'impianto nel suo insieme ha subito, dalla fondazione ad oggi, poche ed assai contenute trasformazioni.
Nel 1987 il teatro è stato chiuso per inagibilità da parte del Genio Civile e dei Vigili del Fuoco.
L'architetto Pier Luigi Cervellati, responsabile del recupero, all'avvio del progetto ha rilevato una situazione statica fortemente compromessa dalle lesioni inferte dal tempo e dalla subsidenza. Inoltre l'intero impianto non risultava più a norma per la parte relativa ai dispositivi antincendio, le vie d'esodo, l'eliminazione delle barriere architettoniche. Infine sono risultati gravemente danneggiati gli apparati decorativi e gli arredi storici a causa della loro vetustà e per incuria.
Il progetto di restauro, adottato fin dal 1985, ha compreso tutti gli interventi necessari per rendere perfettamente agibile e funzionante il teatro, nonché il restauro di tutto l'apparato decorativo in esso presente. Nel piano di recupero sono rientrati inoltre alcuni locali posti al piano terra, già adibiti ad archivio, uffici ed autorimessa, consentendo la realizzazione di ampi spazi espositivi.
L'opera di recupero avviata nel 1988 e condotta per stralci successivi ha portato al definitivo consolidamento delle strutture verticali e orizzontali, al ripristino di tutte le parti fatiscenti, al rifacimento delle pavimentazioni in cotto e alla realizzazione di una nuova impiantistica (termica, elettrica, idrica, antincendio, ecc.) secondo la vigente normativa. Inoltre si è provveduto al restauro e ricostruzione filologica di tutti i serramenti del teatro, è stato messo in opera un ascensore omologato per i portatori di handicap, ove possibile si è proceduto al recupero delle scale per le uscite di sicurezza o al rifacimento a norma.
Al fine di predisporre le scale di sicurezza per il loggione ed i due ordini di palchi, è stato realizzato uno spettacolare impianto in legno lamellare ignifugo di ispirazione leonardesca, posto all'esterno sul lato est opportunamente liberato dalle superfetazioni novecentesche.
L'intervento di restauro si è concluso nel 2000 con il completamento di tutte le opere relative alla sala teatrale e al palcoscenico, quale per esempio l'ignifugazione dell'una e dell'altro, la messa a norma di tutti gli arredi, il restauro delle pitture murali, degli stucchi, delle decorazioni in oro e delle carte da parati. Inoltre la messa in opera di una piattaforma mobile consente di poter variare la capienza della platea a seconda che la fossa orchestrale sia o meno estesa. Sono inoltre state restaurate le originali attrezzerie di scena (graticcio, tiri ad argano, funi ecc.), le quinte scorrevoli presenti nel sottopalcoscenico, i velari, il sipario e le mantovane.