Sede centrale della Banca del Monte
via Cavour 3/A
Parma (PR)
Ponti Giovanni detto Gio Ponti progetto
1891/ 1979
Nervi Pier Luigi progetto
1891/ 1979

Fornaroli Antonio (progetto)
Rosselli Alberto (progetto)
Lusignoli Guglielmo (progetto)
Frattini Corrado (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Situato nel centro storico in prossimità di Piazza Garibaldi, all’interno di un’area soggetta a profonda trasformazione nel corso del Secondo Dopoguerra, l’edificio sostituisce la precedente sede della banca del Monte, realizzata nei primi anni del Novecento in stile Liberty.
Il volume è suddiviso in quattro piani fuori terra, un sottotetto e due piani interrati.
Il primo piano interrato ospita il garage, il secondo le centrali tecnologiche, il piano terra e piano primo sono aperti al pubblico, mentre i piani superiori sono adibiti ad uffici; il sottotetto, infine, è occupato dall’archivio e dai locali tecnici.
La modulazione dello spazio interno, impostata su dimensionamenti standard delle attrezzature e degli impianti necessari agli spazi per uffici, si riflette anche esternamente, determinando la netta scansione delle facciate.
Le facciate sono costituite da “scorze” prefabbricate bianche formanti un reticolato di quadrati 1 x 1 metri al primo piano e di rettangoli 1 x 2 metri ai piani superiori. Si è così raggiunta una maggiore omogeneità, oltre che un risparmio nei tempi di montaggio.
La realizzazione della facciata è stata condotta in modo tale da ridurre il distacco fra il tamponamento e la parte portante; gli elementi prefabbricati preparati fuori opera sono stati, infatti, via via montati ed utilizzati come casserature per i getti della struttura portante.
La struttura è pensata per permettere la massima flessibilità interna; la gabbia in cemento armato è resa manifesta nei quattro pilastri del piano terra, visibili anche esternamente attraverso le vetrate. I solai intermedi in cemento armato precompresso sono appesi tramite tiranti in cemento armato precompresso, sistema che ha richiesto la realizzazione di prove statiche su modelli eseguite nel laboratori specializzati Ismes di Bergamo.
Internamente, la divisione degli ambienti è data da pareti mobili poste a diverse altezze, realizzate in materiali leggeri. Ciò consente la possibilità di modificare gli spazi senza intervenire sulle strutture e sugli impianti, creando grandi spazi aperti come ambienti piccoli e privati.



fonte: Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga - Mibact - Architetture del secondo '900