Circolo ARCI Rinascita, ex Casa del Popolo
Via S. Vito 3969
Spilamberto (MO)
Pucci Mario progetto
1922/ 1979
Vecchi Vinicio progetto
1923/ 2007

Vecchi Veldo (bassorilievo della facciata)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Inaugurata nel 1949, la casa del Popolo “Rinascita” diviene non solamente la sede locale del PCI, ma anche simbolo del concreto e tangibile riscatto dalla dittatura che nel 1921 aveva distrutto la Cooperativa di Consumo (già casa del Popolo) fondata nel 1904 e luogo di aggregazione delle istanze legate alle rivendicazioni contadine della ridistribuzione della terra.
Del progetto è incaricato l’ingegnere modenese Mario Pucci, già assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena sotto la giunta del sindaco Corassori ed esponente del razionalismo italiano a fianco di Piero Bottoni che pochi anni dopo firma anche un altro edificio a Vignola con la medesima destinazione e la casa del Giovane Sandro Cabassi a Modena.
Eletto senatore, Pucci affida al giovane architetto Vinicio Vecchi e al geometra Amos Maioli, il progetto esecutivo e la direzione lavori.
La costruzione procede grazie al lavoro volontario e all’autofinanziamento degli iscritti, che raggiunge la cifra di 2 300 000 lire.
L’edificio si presenta come un semplice parallelepipedo, risultato certo del lavoro in economia, ma che si avvale della capacità di Vecchi di comporre linee controllate e rigorose e un volume fatto di proporzionati rapporti di superficie, accentuati dalla diversità dei rivestimenti murari.
Il lato lungo del prospetto principale è rivestito in intonaco su cui si aprono al piano terra una serie di finestre rettangolari che determinano un vuoto, in contrasto con la porzione superiore interamente cieca del fronte. Il lato corto è invece rivestito in mattoni.
Il punto di raccordo tra le due parti è costituito dalla porzione del prospetto principale destinato all’ingresso, posto lateralmente, interamente dominato dalle grandi aperture vetrate sui entrambi i piani che culminano con la grande scritta “Rinascita” e dal grande bassorilievo realizzato dallo scultore Valdo Vecchi, già autore di numerosi interventi negli edifici del fratello Vinicio.
L’opera ricopre tutta la porzione del prospetto di 2,5 per 6,2 metri ed è realizzata secondo una tecnica che utilizza il cemento plasmato a fresco e impastato nella stessa murature. Esso raffigura nella parte superiore un corteo di operai, ritratti con le fattezze degli uomini e delle donne di San Vito che posano per lo scultore, a simboleggiare la nuova società nata dalla Guerra di Liberazione. In basso invece è rappresentato l’episodio dell’uccisione da parte dei nazifascisti del partigiano Luciano Orlandi a cui è dedicata la Casa del Popolo.
Internamente l’edificio, dotato di impianti di fognatura, elettrici ed idraulici, ospita oltre agli uffici del locale PCI, una sala per incontri e feste di 20 m per 10 m., il bar e i servizi igienici.