Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Il complesso scolastico, collocato a est del centro abitato tra il Parco delle Montagnole e la campagna, è una delle prime realizzazioni dell’architetto udinese il quale inizia a Modena l’attività professionale. L’edificio è formato da tre corpi principali collegati tra loro e immersi nel verde. L’impianto sfrutta come regola compositiva una maglia modulare quadrata che permette la massima ripetitività degli elementi strutturali, di arredo e l’uso di componenti prefabbricati. Lo spazio immaginato dai progettisti vuole rispondere alle attese di una scuola innovativa, progettata per consentire la più ampia sperimentazione didattica. Il sistema di piazze e strade, i corridoi e le rampe, il teatro, le terrazze ripropongo un’esperienza di urbanità a piccola scala, e insieme agli elementi fissi e mobili d’arredo sono stimolo costante alla scoperta e alla libertà espressiva dei piccoli utenti. Le bucature sono geometrie semplici e giocose, cerchi triangoli rettangoli quadrati intagliati sulle superfici in calcestruzzo a vista. La funzione scolastica si integra nel complesso con altri spazi collettivi ad uso pubblico: la biblioteca comunale, una mensa operaia intercomunale, la sede di quartiere con la sua discoteca, un laboratorio fotografico, una sala per mostre, assemblee e proiezioni. Internamente le superfici sono parzialmente dipinte con colori vivaci, gli infissi e gli impianti a vista verniciati di rosso e i pavimenti rivestiti con piastrelle di ceramica verde con una corsia pavimentata in bianco: un ambiente vivace, allegro, facile da capire e abitare.

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