Villaggio Zeta, scuola, chiesa e centro commerciale
Via Formigina, Via del Sagittario, via dello Zodiaco, Strada Comunale Luzzo
Modena (MO)
De Fez Ada piano urbanistico
1931/ 2002
Montessori Emilio progetto
1934
Corradi Roberto opere
1934/ 2019
Lipparini Franco progetto
1936
Lugli Tiziano progetto
1934/ 2020



Notizie storiche: progetto e costruzione
A differenza di altri interventi di espansione pubblici di quegli anni, il Villaggio Z nasce come intervento privato e prevede l’edificazione di un’area periferica a sud-ovest della città compresa tra la Strada Formigina e lo storico Stradello del Luzzo. Dopo i primi disegni redatti da Ada Defez, il progetto urbanistico passa al collettivo Corradi Lipparini Lugli. L’intento è quello di creare un quartiere per una classe media con edilizia di qualità ed elevati standard di attrezzature (verde pubblico, condominiale, servizi) che superi la logica della mera lottizzazione.
L’area è organizzata secondo un asse trasversale, Via del Sagittario, e un asse longitudinale, Via dello Zodiaco, poi Strada Luzzo, che individuano un percorso sul quale si susseguono il centro commerciale, la scuola elementare e l’asilo (Lipparini, 1969) la chiesa e il complesso parrocchiale S. Paolo Apostolo (Lipparini, 1984-87) con i campi sportivi retrostanti.
Più che nell’impianto urbano complessivo (come accade nel Villaggio Giardino) la sperimentazione morfo-tipologica è ricercata nei singoli comparti costruiti, in particolare nella residenza, che costituiscono un vero e proprio laboratorio: case a schiera – quasi mai proposte nell’aggregazione tradizionale consueta, ma spesso sfalsate, raggiungendo una maggiore articolazione definita “trama urbana”– ville isolate, torri, case a ballatoio; si studia il rapporto tra costruito, pertinenze, spazi aperti privati e semipubblici (accessi, corti interne, terrazzi e giardini pensili, giardini condominiali) e si testano sistemi costruttivi prefabbricati.