Edificio per abitazioni in viale Vittorio Veneto
viale Vittorio Veneto 20
Modena (MO)
Pucci Mario progetto
1922/ 1979
Vecchi Vinicio progetto
1923/ 2007



Notizie storiche: progetto e costruzione
Rispetto ad altre zone extra moenia, l’area ovest viene lottizzata solo dopo il 1919 a causa dell’abbattimento tardivo di questo tratto di mura. In particolare, la fascia tra viale Vittorio Veneto e Tassoni è destinata a un’edilizia di alto livello, poi largamente sostituita con fabbricati più intensivi come previsto dal PRG del 1958.
Qui sorge il condominio “Balli”, edificio a torre di nove piani, destinato a un ceto borghese medio-alto. Il vano scala centrale serve i quattro appartamenti che, articolati in bracci sfalsati, si restituiscono esternamente come volumi separati e di altezze differenti – una soluzione distributiva già adottata da Pucci nel 1952 per gli edifici Ina-Casa di Carpi. Tale dinamismo è accentuato dall’inserimento in facciata di logge e balconate e, agli ultimi livelli, da variazioni del piano tipo tramite un sistema complesso di attici e terrazze.
Pur mantenendo un lucido rigore compositivo, i prospetti superano i più ortodossi stilemi razionalisti mostrando una certa sperimentazione formale, ricchezza di materiali e dettagli decorativi, possibile anche grazie alla facoltosa committenza. Il mattone in laterizio faccia vista nelle porzioni caratterizzate da logge e balconate si alterna al mosaico ceramico bianco che riveste le pareti cieche o con bucature puntuali. I parapetti sono in vetro, altri in pannelli prefabbricati di cemento stampato colorato. La struttura in pilastri, che scandisce i primi due livelli fuori terra, è rivestita in lastre di pietra.