Condominio Vitali
corso Porta Po 58
Ferrara (FE)

Giulianelli Giuliano (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Intorno alla fine del Quattrocento il duca estense Ercole I d'Este espresse la volontà di ingrandire e ampliare la città a nord delle mura cittadine, che a quel tempo correvano a ridosso del Castello Estense, con l'intento di rinforzare il sistema difensivo cittadino per poter cacciare i veneziani che occuparono i territori del Barco e della Certosa. Il progetto di ampliamento della città verso nord, occupando una parte della tenuta del Barco, fu affidato all'architetto Biagio Rossetti, il quale seppe organizzare gli spazi urbani della nuova Ferrara tramite una struttura ortogonale composta da angoli retti e linee dritte (Addizione Erculea). Inoltre, a differenza di ciò che era avvenuto nel corso del Medioevo, non erano più le strade a doversi adattare alla disposizione degli edifici, bensì il contrario, ovvero erano i palazzi a dover trovare spazio lungo le ampie strade rettilinee che caratterizzavano la nuova concezione della città. Grazie anche ad un sapiente uso di spazi vuoti fra un edificio e l'altro e all'inserimento di piazze ed aree verdi, Biagio Rossetti ebbe modo di edificare la prima città moderna d'Europa, secondo la definizione che ne diede lo storico Jacob Burckhardt. Grazie all'uso dei pieni e dei vuoti ed all'ampiezza delle nuove strade che seppero dare respiro agli spazi urbani, la nuova Ferrara venne chiamata Arianuova, nome che tuttora identifica quella parte di città rinascimentale. Il quartiere Arianuova arrivò sino al Novecento con il suo impianto architettonico pressoché immutato anche se i bombardamenti della seconda guerra mondiale causarono numerosi danni agli edifici tanto che Ferrara venne inserita nell'elenco delle città più colpite dagli eventi bellici stilato dal Ministero dei lavori pubblici nel 1946 e che indussero il Comune a dotarsi di uno strumento attuativo che potesse permettere di redigere un Piano di Ricostruzione per le aree della città più colpite. Il Piano di Ricostruzione del quartiere di Arianuova fu approvato nel 1951 e portato a compimento negli anni successivi.
Assumono un rilievo architettonico alcuni edifici di nuova costruzione come la "Casa Laderchi", costruita nel 1939 dall'architetto Giuseppe Stefani, i condomini del progetto INA-Casa costruiti nel 1955 dagli architetti Giovanni Michelucci e Gaetano Minnucci, il "Condominio Vitali" costruito fra il 1958 e il 1959 dall'architetto Giuliano Giulianelli, la Chiesa parrocchiale dedicata all'Immacolata Concezione di Maria costruita fra il 1965 e il 1967 dall'architetto Pier Luigi Giordani e il "Liceo Classico Ludovico Ariosto" costruito fra il 1973 e il 1976 dagli architetti Carlo Melograni, Maria Letizia Martines e Tommaso Giura Longo.