Nuovi laboratori del CNR al Navile
via P. Gobetti 101
Bologna (BO)
Zacchiroli Enzo progetto
1919/ 2010
Lenzi Guido progetto
1943
Monzani Carlo progetto
1941



Notizie storiche: progetto e costruzione
La nuova Area di Ricerca del C.N.R., progettata dall'architetto Enzo Zacchiroli, in collaborazione con gli architetti Lenzi e Monzani, si insedia nella zona del Battiferro, in corrispondenza di uno dei sostegni del canale Navile. Comprende nove istituti di ricerca, un centro congressi-biblioteca e l'edificio dei Servizi di Area.
Dal punto di vista tecnologico l'Area è estremamente avanzata, con apparecchiature e un'impiantistica molto sofisticate. Le strutture sono dotate di laboratori "intelligenti" e depositi a prova di scoppio per i gas da laboratorio.
Il contesto del progetto dell’Area di Ricerca del CNR di Bologna è quello di un’ampia area ex-industriale e di cave di terreno per la produzione di laterizi, un’area di fornaci. Un principio chiave è stata la progettazione flessibile e facilmente adattabile alle esigenze espresse dai singoli Direttori dei diversi Istituti.
L’Area di Ricerca di Bologna rappresenta il primo tentativo di riunire in un’unica sede, attività di ricerca appartenenti a discipline scientifiche diversificate, ponendo così le basi, attraverso un successivo lungo percorso, per la costruzione del complesso che oggi raccoglie tutti gli istituti facenti capo al CNR. Il complesso si configura architettonicamente come un tessuto urbano i cui elementi sono costituiti da moduli ripetuti per i vari istituti, collegati fra loro da un percorso pedonale disposto per assicurare la migliore fruibilità delle ampie estensioni del verde del parco. La strada ad anello situata sul perimetro, con due distinti e contrapposti punti di accesso, distribuisce gli ingressi carrai dei diversi edifici e parcheggi. Gli istituti sono collegati per gruppi di attività affini (chimica, fisica, ecc…). Gli edifici tutti modulari anche internamente, hanno i cavedi posti sulle facciate esterne, in modo da alloggiare qui sia la distribuzione dei gas tecnici che le canne di espulsione dei laboratori. Le strutture rispondono a requisiti di anti-sismicità. La realizzazione degli impianti ha richiesto un particolare impegno, in relazione alla quantità degli stessi ed alla diversificazione conseguente alla varia morfologia e destinazione d’uso degli ambienti asserviti.
Il complesso trae la sua forza da un effetto di insieme dovuto alle scelte modulari e al coordinamento dei colori giallo degli infissi e cavedi e bianco del rivestimento protettivo del cemento di facciata. L'architetto Zacchiroli ha dichiarato di aver scelto come colori prevalenti degli edifici il bianco e il giallo "per rendere più allegro il paesaggio nelle nebbiose giornate dell'inverno bolognese".