Adeguamento funzionale e tecnologico del Teatro Manzoni
via De'Monari 1
Bologna (BO)
Marzorati Giancarlo progetto
1946



Notizie storiche: progetto e costruzione
Realizzare una sala per spettacoli cinematografici e teatrali in una zona centrale della città è stato il proposito che ha animato la costruzione del Cinema Teatro agli inizi degli anni Trenta. Si trattava di un’opera ardita per l’epoca. Una muratura portante, in mattoni pieni, sosteneva le strutture metalliche della galleria e della platea, mentre il boccascena era costituito principalmente da travature chiodate, come si usava all’epoca. In tanti lo hanno definito “quanto di più perfetto si possa richiedere”, al punto che il Manzoni di Bologna era paragonabile al Lirico di Milano, al Coccia di Novara, al Politeama di Firenze, al Comunale di Bologna, al Banco de Chile di Santiago.
L'intervento di trasformazione in Auditorium in tempi moderni ha voluto rivisitare completamente l’edificio per raggiungere un’elevata qualità acustica per la musica, soprattutto quella sinfonica, come si accennava.
In particolare l'Auditorium è dotato di una conchiglia acustica a geometria variabile: una macchina scenica in grado di movimentare l'assetto dei plafoni acustici tramite un sistema complesso di sollevamento formato da paranchi elettrici a catena, dislocati su apposite monovie di corsa al di sopra del palcoscenico. L'intervento architettonico porta la firma dell'Architetto Giancarlo Marzorati; la progettazione acustica è stata curata dal fisico Enrico Moretti ; la progettazione scenotecnica della conchiglia acustica e dei tiri motorizzati è stata realizzata dall'Ingegnere Giorgio Molinari.