Villaggio INA-Casa Due Madonne
piazza Lambrakis
Bologna (BO)
Vagnetti Luigi coordinamento generale progetto
1915/ 1980
Marconi Plinio progetto
1883/ 1974
Legnani Alberto progetto
1894/1958
Montuori Eugenio progetto
1907/ 1982
Berardi Eugenio progetto
1921/1977
Santini Francesco progetto
1904/1976

Venturi R. (progetto)
Bianco Italo (progetto)
Gianstefani Vincenzo (progetto)
Benini Silvestro (progetto)
Pallotta Guido (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Il villaggio sorge a fianco della via Emilia, in corrispondenza del confine est della città. Analoga posizione era stata assegnata pochi anni prima al Villaggio INA Casa di Borgo Panigale, all’estremità ovest del territorio comunale. I due quartieri assumono di conseguenza un significato emblematico, come nuove porte della città, inserendosi inoltre tra le prime realizzazioni del piano INA Casa a scala di quartiere. L’insediamento è dotato di tutti i servizi necessari e gli edifici sono conformati ad una disposizione planimetrica molto articolata, con uno studio attento degli spazi di relazione comune e dei percorsi di servizio: tutti caratteri che rafforzano il senso di autosufficienza del villaggio. Molteplici e interessanti le tipologie adottate, dal lungo fabbricato porticato che delinea la piazza, alle torri che delimitano e contrassegnano ad est il quartiere.,
La stagione INA Casa nasce nel 1949 in virtù della Legge 43, con cui si approva il “Progetto di legge per incrementare l’occupazione operaia, agevolando la costruzione di case per i lavora-tori “, fortemente voluta dall’allora Ministro del Lavoro Amintore Fanfani. Il Piano Incremento Occupazione Operaia Case per Lavoratori, detto comunemente Piano Fanfani, viene attuato in due settenni consecutivi ed individua nell’edilizia un ruolo fondamentale per la ricostruzione del Paese, assicurando nello stesso tempo l’impiego di grandi masse operaie. Così, mentre si soddisfa la forte domanda abitativa scaturita durante e dopo il periodo bellico appena trascorso, si fa fronte al grave problema della disoccupazione. Lo stesso Fanfani riconosce nel settore edilizio un efficace propulsore dell’intero sistema economico, in grado inoltre di asorbire la mano d’opera non qualificata nel passaggio dall’agricoltura all’industria.L’INA Casa è costituito presso INA, l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, ed è composto da due organi fondamentali: il Comitato di attuazione, con poteri deliberativi e a contatto diretto con il Ministro del Lavoro; la Gestione INA Casa, che sovrintende gli aspetti tecnici e della progettazione. Al termine del secondo settennio, nel 1963, la Gestione INA Casa viene sop-pressa, ed è istituita la GESCAL, Gestione case per lavoratori; il patrimonio INA Casa viene liquidato e confluisce agli Istituti Autonomi Case Popolari competenti per territorio.