Museo della Preistoria "Luigi Donini"
Via F.lli Canova, 49
San Lazzaro di Savena
bronzo/ fusione/ laminatura
osso/ intaglio/ incisione
cultura villanoviana
sec. VII a.C. (700 a.C. - 649 a.C.)

n. 132491
Conocchia "composita" con gambo di verga a sezione quadrangolare e capocchia conica schiacciata in osso e decorata sulla sommità da cerchielli incisi; al di sotto, elemento globulare costituito da due calotte in lamina bronzea separate da un dischetto in osso decorato da cerchielli. Nel gambo sono infilati cilindretti di diversa lunghezza ed elementi discoidali in osso, ornati da cerchielli.

Rinvenuta all'interno dell'olla biansata con n° inv. 132384.
Strumento sul quale veniva avvolta la fibra grezza da filare, la conocchia è un elemento caratteristico delle sepolture femminili, spesso associata - come nel caso in esame - a fuseruole (nn° inv. 132493-132496), rocchetti (nn° inv. 132497-132508) e fuso (n° inv. 132437). Le conocchie vengono a caratterizzare sepolture di particolare ricchezza, tanto da divenire oggetti di prestigio legati al rango della defunta.
Il tipo in esame, che svolgeva sicuramente una funzione simbolica, a volte viene interpretato come fuso, altre volte è indicato come "scettro" ed è presente in numerose sepolture di ambito bolognese.
Nel contesto analizzato l'importanza di questo strumento è inoltre sottolineata dalla sua replica: esso si trova infatti associato ad altri due esemplari (nn° inv. 132435, 132436).