Museo del Pomodoro – La Corte di Giarola che accoglie il Museo (Foto L. Galloni).
Museo del Pomodoro - Collecchio (PR) – Una panoramica della antica linea di produzione della conserva che occupa la parte centrale del Museo (Foto L. Rossi).
Museo del Pomodoro – L’eccezionale “boule” in rame del 1914 impiegata per la concentrazione del pomodoro (Foto L. Rossi).
Museo del Pomodoro – L’ingresso al Museo con il modello gigante di pomodoro e il filmato storico (Foto L. Rossi).
Museo del Pomodoro – Il pomodoro gigante e la raccolta del pomodoro (Foto L. Rossi).
Museo del Pomodoro – Modelli in cartapesta di differenti varietà di pomodoro (Foto L. Rossi).
Museo del Pomodoro – La straordinaria collezione di scatole di conserva di 105 esemplari, tutti databili al 1938 (Foto L. Rossi).
Museo del Pomodoro - La FIAT “Topolino” pubblicitaria del 1954 con il tubetto gigante di concentrato di pomodoro e, al fondo, la vetrina degli apriscatole (Foto L. Rossi).
Collecchio

Museo del Pomodoro

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
L'epopea del pomodoro rivive nella Corte di Giarola, in Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna (a cura di), I Musei del Gusto dell'Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2008, I Libri di "Agricoltura", 3, pp. 120-125.

Musei del Cibo della provincia di Parma, in Cantieri culturali: allestimenti, didattica, catalogazione e restauro nei musei dell'Emilia-Romagna, Bologna, Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, 2006, pp. 6-7.
Corte di Giarola
c/o Corte di Giarola – Parco fluviale del Taro, Strada Giarola 11
Collecchio (PR)
Tematico e/o specializzato
Tematico
Cibo/enogastronomia
Parte integrante della rete museale dei Musei del Cibo della provincia di Parma, il Museo è ospitato all'interno di un antico centro di trasformazione agro-alimentare, la Corte di Giarola. La scelta di collocarlo in questa sede è legata al ruolo strategico che riveste la località nei confronti delle zone di coltivazione del pomodoro e del distretto industriale del ciclo di trasformazione. Infatti, a partire dall'Ottocento, l'industria agro-alimentare del territorio parmense ha conosciuto un largo sviluppo, fino a divenire l'asse portante dell'economia della zona. Il percorso espositivo introduce il visitatore alla conoscenza del pomodoro, sia in senso strettamente botanico, che attraverso la storia della sua coltivazione e conservazione a livello industriale. Nelle sale vengono esposti macchinari d'epoca, come ad esempio una "sgraffiatrice" per aprire le grandi confezioni di pomodoro e una "bacinella di cottura" del 1948. Il museo ospita anche una linea completa di lavorazione del pomodoro, al fine di esemplificarne il ciclo industriale.

Il percorso museale è organizzato in sette sezioni tematiche. Si inizia dalla storia del pomodoro, dal suo arrivo in Europa nel ‘500 alla sua diffusione nella cultura alimentare, e la descrizione delle sue varietà. Si prosegue con la sezione dedicata allo sviluppo dell’industria della trasformazione nel parmense e delle tecnologie produttive, a questo proposito viene esposta anche la ricostruzione di una intera linea produttiva con macchinari d’epoca. Trova spazio anche l’aspetto dell’imballaggio e della promozione del prodotto con l’esposizione di latte e tubetti d’epoca e materiale pubblicitario. Ulteriori sezioni vengono dedicate allo sviluppo dell’industria meccanica, come pure ai protagonisti e ai lavori in fabbrica. A chiudere il percorso numerose curiosità legate al pomodoro, dalla gastronomia alla pubblicità.

An integral part of the Parma Food Museums network, the museum is housed inside a historic former food processing plant, the Corte di Giarola. The site was chosen because of its strategic importance to tomato farming and industrial processing areas. Indeed, starting in the 19th century, the food industry in Parma province began to grow rapidly, and eventually became the area’s economic backbone. The exhibits help visitors get to know the tomato from both a strictly botanical point of view and in terms of its cultivation and industrial processing and conservation. The museum displays historic machinery, such as a can-opener for oversize tomato cans and a cooking pan from 1948. In order to better illustrate the industrial cycle, the museum displays a complete tomato processing line.

The museum features seven sections, each dealing with a different topic. The first deals with the history of the tomato, from its arrival in Europe in the 16th century to its incorporation into the European food culture, and a description of its varieties. The visit continues with a section on the development of the tomato processing industry in Parma province and production technology, with a replica of a complete processing line, including antique machinery. A section on tomato packaging and marketing features antique cans and jars as well as advertising material. Other sections are devoted to the evolution of the mechanical industry, the industry’s main players, and work in a tomato processing plant. The visit ends with many trivia items related to the tomato, from gastronomy to advertising.

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