bilancia decimale

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a bilico
Categoria: meccanica
Quintenz Friedrich Aloïs  1774/ 1822  inventore
Eska Werk Karl Schulz  notizie inizio sec. XX-1979  costruttore

cm 45 (a) 80 (la) 42.5 (p) l.giogo 25
sec. XX
1911 - 1911
n. 71
Bascula di Quintenz con giogo realizzato in ferro con coltelli riportati in acciaio. All'estremità è sospeso, mediante staffa, un piattello in legno verniciato verde di forma quadrata per i pesi di rapporto attualmente mancanti. Tale piattello è sostenuto da quattro catene a capi rinforzati in ferro riuniti in una crociera con gancio ad uncino e piccola conca per mettervi i pesi per tarare lo strumento; sotto al piattello sono avvitate tre masse di correzione in ferro. Gli indici contrapposti sono in ottone. Meccanismo per la messa a riposo del giogo in ferro. Il giogo è raccordato alla leva mediante tiranti e staffe in ferro. Leva ad angolo realizzata in ferro con coltelli e cuscinetti in acciaio. Cassa in legno d'abete verniciato verde di forma trapezoidale; piattaforma rettangolare di compensato verniciato verde e frontale in legno d'abete verniciato verde di forma rettangolare sagomata.

La bascula di Quintenz è così chiamata dal nome del suo inventore, un meccanico di Strasburgo che presentò la domanda di brevetto nel 1821. Al Quintenz, morto poco dopo, succedettero Rollé e Schwilgé, l'ultimo dei quali perfezionò lo strumento e lo brevettò nel 1823. La bascula di Quintenz acquistò molta popolarità nell'Europa continentale e venne impiegata soprattutto negli uffici trasporto merci e nelle ferrovie.
Si chiama bilancia decimale perchè è costruita in modo tale da funzionare per confronto di masse in rapporto tra loro di 1:10 o 1:100.

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