bilancia decimale

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a bilico
Categoria: meccanica
Quintenz Friedrich Aloïs  1774/ 1822  inventore

cm 38 (a) 72 (la) 31.5 (p) lunghezza giogo 32
sec. XX
1912 - 1912
n. 206
Bascula di Quintenz con giogo realizzato in ferro con coltelli riportati in acciaio. Sul giogo c'è un piccolo braccio sul quale scorre una massa di correzione di forma sferica in ottone con vite per stringerla sul braccio. All'estremità del giogo è sospeso, mediante staffa, un piattello in legno di forma quadrata per i pesi di rapporto attualmente mancanti. Tale piattello è sostenuto da quattro catene a tre facce in ferro riunite in una crociera con gancio ad uncino e piccola conca per mettervi i pesi per tarare lo strumento; sotto al piattello c'è una massa di correzione in legno. Gli indici contrapposti sono in ottone. Meccanismo per la messa a riposo del giogo in ferro con manico in legno. Il giogo è raccordato alla leva mediante tiranti e staffe in ferro. Leva ad angolo realizzata in ferro con coltelli e cuscinetti in acciaio. Cassa e piattaforma in legno d'abete di forma trapezoidale e frontale in legno d'abete di forma rettangolare sagomata.

La bascula di Quintenz è così chiamata dal nome del suo inventore, un meccanico di Strasburgo che presentò la domanda di brevetto nel 1821. Al Quintenz, morto poco dopo, succedettero Rollé e Schwilgé, l'ultimo dei quali perfezionò lo strumento e lo brevettò nel 1823. La bascula di Quintenz acquistò molta popolarità nell'Europa continentale e venne impiegata soprattutto negli uffici trasporto merci e nelle ferrovie.
Si chiama bilancia decimale perchè è costruita in modo tale da funzionare per confronto di masse in rapporto tra loro di 1:10 o 1:100.

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