bilancia da farmacia

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a bracci uguali
Categoria: meccanica

cm 56.5 (a) 62 (la) 28 (p) lunghezza giogo 39//diametro piatti 18,5
sec. XIX
1850 - 1874
n. 159
Bilancia a bracci uguali da farmacia con giogo in ottone con estremità a scatola aperta; coltello e piani d'appoggio del coltello centrale riportati. La staffa su cui lavora il giogo continua nella parte posteriore verso l'alto con un elemento decorato, il simbolo dei farmacisti: il bastone di Esculapio con i serpenti intrecciati che serve di riferimento per l'indice in ottone a forma di ago riportato verso l'alto. Colonna in ottone di colorazione rossiccia che simula il legno, con meccanismo a leva per il sollevamento del giogo. Alle estremità del giogo ganci ad S in ottone e anelli con elemento decorativo a ghianda, sostengono i piatti mediante ancora a tre bracci e tre catene in ottone a tre segmenti rigidi ognuna. Piatti di forma circolare leggermente concava in ottone della stessa colorazione della colonna. La colonna è fissata mediante uno zoccolo in legno tornito alla base di forma rettangolare sagomata in legno di noce e olmo con due tiretti e pomelli in ottone sostenuta da quattro piedini torniti.

L'esemplare più antico di bilancia a bracci uguali a noi pervenuto è stato costruito nel Neolitico, circa 7000 anni fa ed è stato rinvenuto nel sito di Naqada nell'Alto Egitto; è una testimonianza quindi della necessità, fin da allora indispensabile, di pesare, attestata oggi solo da un numero esiguo di esemplari ritrovati poichè la deperibilità dei materiali di costruzione, legno e osso, ne ha impedito la conservazione. Con il passare del tempo si sono fatte delle modifiche alle estremità dei gioghi per rendere più precise e sensibili le pesate. E' possibile seguire cronologicamente questa evoluzione e datare di conseguenza tutti gli strumenti.

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