stadera da mercato

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: semplice
Categoria: meccanica

cm 47.5 (a) 47 (l) 26 (p)
sec. XX
1900 - 1949
n. 17
Asta in ferro tarata da 0 a 3,1 kg con divisione di 20 g. Il braccio minore di forma piatta ha riportati i coltelli in ferro. Il braccio maggiore, a sezione quadrata, termina con una testa circolare in ferro. Il romano in fusione di ferro di forma a pera ha anello in ferro e corrente piatto ad otto non estraibile pure in ferro. La stadera è sospesa mediante staffa, gancio ad occhiello e gancio ad uncino in ferro. La merce è contenuta in un piatto circolare concavo in ferro sostenuto da tre catene alla catalana con anelli allungati in ferro riuniti in una crociera in ferro sospesa alla stadera mediante doppio gancio ad occhiello, al quale è appeso anche un gancio ad uncino in ferro, gancio ad occhiello e staffa in ferro.

L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.

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