stadera da mercato

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a doppia portata
Categoria: meccanica

cm 57 (a) 57 (l) 25 (p)
secc. XIX/ XX
1890 - 1910
n. 16
asta in ferro tarata da 0 a 2,8 kg con divisione di 20 g per la portata minore e da 2,8 a 10 kg con divisione di 50 g per la portata maggiore. Il braccio minore di forma piatta ha riportati i coltelli in ferro. Il braccio maggiore, a sezione quadrata, termina con una testa circolare in ottone ricoperta di piombo per tarare lo strumento e bloccare il romano. Il romano in ottone di forma sferica ha anello in ferro e corrente piatto ad otto non estraibile in ferro. La stadera è sospesa mediante staffa, gancio ad occhiello e gancio ad uncino arrotondato in ferro. La merce è contenuta in un piatto circolare in rame leggermente concavo sostenuto da tre catene in ferro alla catalana con anelli allungati riuniti in una crociera sospesa alla stadera mediante doppio gancio ad occhiello, al quale è appeso anche un gancio ad uncino in ferro, gancio ad occhiello e staffa in ferro.

l'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.
uso originario: usata per pesare svariate merci nell'ambito del mercato

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